Harris, Theodore Wilson
Scrittore caribico di lingua inglese, nato a New Amsterdam (Guiana Britannica, od. Guiana), il 24 marzo 1921. Compiuti gli studi a Georgetown, è stato ispettore topografico e idrografico governativo (1940-59). In quegli anni di isolamento, durante le spedizioni nell'interno del paese, H. si è formato una vasta cultura letteraria e ha assorbito dalla natura circostante, dall'incontro con antichi riti e religioni, e con popolazioni primitive, il materiale per la sua scrittura. Nel 1959 si è trasferito a Londra, dedicandosi all'attività di scrittore e di docente presso varie università.
Gli avvenimenti dell'infanzia e della gioventù hanno avuto parte importante nella formazione dell'immaginario di H., così come la rivelazione delle origini multirazziali della famiglia (amerindie, africane, scozzesi) formerà il sostrato della sua tematica: la ricerca d'identità attraverso l'individuazione delle origini che porta alla scoperta di affinità e archetipi comuni tra razze e popoli diversi.
Dopo le poesie di esordio, scritte in Guiana (Fetish, con lo pseud. di Kona Waruk, 1951; The well and the land, 1952; Eternity to season, 1954, nuova ed. riv. 1978), H. ha trovato nel romanzo il mezzo più consono all'espressione della sua complessa, e in certo qual modo rivoluzionaria, visione del mondo contemporaneo. Scrittore difficile, estraneo alla linea del romanzo di denuncia e di protesta, H. affida a strade diverse dalla politica la composizione pacifica dei dissidi presenti nella società multietnica contemporanea, e allarga la propria riflessione dalla Guiana - che ne è il simbolo - al mondo. Non mancano nei suoi romanzi elementi di riferimento cristologico (morte=resurrezione) e alle religioni sciamaniche, dove il confine tra vita e morte si confonde. Riconoscersi nelle proprie origini è possibile solo accettando un destino di distruzione cui seguiranno la catarsi e l'equilibrio. H. non offre mai certezze, i suoi personaggi sono ambigui, la loro identità incerta, spesso doppia o tripla. Tempo e paesi subiscono violenti mutamenti nel corso della narrazione, così come muta la voce narrante, che passa dalla prima persona alla terza persona di un testimone anonimo, o si trasferisce da un personaggio all'altro, spesso con difficoltà di individuazione, o viene dal passato (un diario ritrovato, vecchie carte di famiglia).
Palace of the peacock (1960; trad. it. 1989), il primo romanzo della tetralogia The Guyana quartet (completata da The far journey of Oudin, 1961; The whole armour, 1962; The secret ladder, 1963), è emblematico di una tematica dove realtà e immaginario si confondono: un viaggio reale di due fratelli verso l'interno della Guiana diventa un viaggio verso le origini, le due personalità si sovrappongono, schemi di riferimento s'infrangono, fino alla visione dell'albero secco della savana che si trasforma in palazzo del pavone, simbolo junghiano di una realtà in continuo mutamento.
H. approfondisce e articola la sua ricerca nei romanzi successivi (Heartland, 1964; The eye of the scarecrow, 1965; The waiting room, 1967; Tumatumari, 1968; Ascent to Omai, 1970), tutti ambientati in Guiana, e nei complessi racconti raccolti in The age of the rainmakers (1971), dove rievoca miti e tradizioni di tribù amerindie decimate. Cambia l'ambientazione ma non la tematica in Black Marsden: a tabula rasa comedy (1972) e in Companions of the day and night (1975), che si svolgono rispettivamente in Scozia e in Messico. Elementi di multirazzialità, brasiliano-portoghesi, sono alla base di Da Silva da Silva's cultivated wilderness, pubblicato con Genesis of the clowns nel 1977. The tree of the sun (1978) sviluppa il tema della creazione come ponte tra mondo dei vivi e dei morti. Seguono: The angel at the gate (1983); Carnival (1985); The infinite rehearsal (1987); The four banks of the river of space (1990); Resurrection at Sorrow Hill (1993); The carnival trilogy (1993); Jonestown (1996).
Critico di riconosciuto valore, H. ha pubblicato: Tradition. The writer and society: critical essays (1967); History, fable and myth in the Caribbean and Guianas (1970; ed. rivista e aggiornata 1995); Explorations: a selection of talks and articles 1966-1981 (1981); The womb of space: the cross-cultural imagination (1983); The radical imagination: lectures and talks (1992).
bibliografia
M. Gilkes, Wilson Harris and the Caribbean novel, s.l., 1975.
H. Maes-Jelinek, The naked design: a reading of Palace of the peacock, Århus 1976.
H. Maes-Jelinek, Wilson Harris, Boston 1982; S.E. Drake, Wilson Harris and the modern tradition: a new architecture of the world, Westport (Conn.) 1986.
The literate imagination: essays on the novels of Wilson Harris, ed. M. Gilkes, London 1989.
J. Joyce, Anancy in the great house: ways of reading West Indian fiction, New York 1990; Wilson Harris: the uncompromising imagination, ed. H. Maes-Jelinek, Århus 1991.
B.J. Webb, Myth and hystory in Caribbean fiction: Alejo Carpentier, Wilson Harris and Édouard Glissant, Amherst (Mass.) 1992.