WIEGAND, Theodor
Archeologo, nato a Bendorf sul Reno il 30 ottobre 1864, morto il 19 dicembre 1936. Fu per molti anni direttore generale dei musei di arte antica di Berlino, e dal 1933 presidente dell'Istituto archeologico germanico.
Al W. spetta la gloria di avere organizzato e diretto le numerose campagne di scavo che la Germania ha eseguito nei maggiori campi di rovine classiche sparse nel territorio turco, e poi di averne diretto (e in parte anche redatto) la pubblicazione. I grandi scavi di Mileto, che riguardano monumenti di ogni genere dal sec. VI a. C. al III d. C., costituiscono la parte principale dell'attività del W.; indi Priene, Samo, Eliopoli. Durante la guerra mondiale il W. si adoperò perché fossero protetti, nei limiti del possibile, i monumenti delle zone di operazione e in tale occasione ebbe agio di studiare e poi di pubblicare i monumenti della Penisola del Sinai. Questi in massima parte non appartengono all'età classica, ciò che dimostra che il W. non limitò il suo interesse e il suo sapere al mondo greco-romano: a lui si deve infatti anche un'illustrazione dei palazzi imperiali di Bisanzio. Se per natura di cose il W. dedicò quasi tutta la sua vita agli scavi e alla loro pubblicazione, tuttavia non mancano gli scritti teorici, come lo studio sull'architettura arcaica in poros sull'acropoli di Atene, sul tempio etrusco e sulla nota iscrizione di Pozzuoli relativa all'appalto dei lavori di sistemazione dell'area antistante al tempio di Serapide. Infine il W. ha illustrato anche opere in plastica, come la famosa dea seduta con l'attributo del melograno, proveniente da Taranto, e opere di pittura.
Opere principali: Milet, Berlino 1906; Priene, ivi 1904 (in, coll. con H. Schrade); Baalbek, ivi 1921; Samos, in Abhandlungen der Berliner Akademie, ivi 1911; Sinai, ivi 1920; Die byzantinischen Kaiserpaläste zu Konstantinopel, in Archäologischer Anzeiger, 1914, coll. 100-105; Die archaische Porosarchitektur, ece., Cassel 1904; Die puteolanische Bauinschrift sachlich erläutert, Lipsia 1894; Le temple étrusque d'après Vitruve, 1904.
Bibl.: Necrologio di M. Schede in Gnomon, 1937, pag. 109 segg.; per l'opera svolta durante la guerra mondiale, P. Clemen, Kunstschutz im Kriege, II, Lipsia 1919, pp. 174-190.