SCHIEMANN, Theodor
Storico tedesco, nato a Grobin in Curlandia il 17 luglio 1847, morto a Berlino il 26 gennaio 1921. Fu discepolo a Dorpat (Tartu) dello Schirren, fondatore della storiografia baltica, e poi del Waitz a Gottinga, dove ultimò gli studî. Curò l'edizione di documenti della storia dei paesi baltici (Charaktaköpfe u. Sittenbilder d. 16. Jahrhunderts, Amburgo 1877; 2ª ed., Mitau 1885; Historische Darstellungen u. archivalische Studien, Amburgo 1886). Emigrato a Berlino, ottenne l'incarico d'insegnare la storia dell'Europa Orientale all'università e all'accademia di guerra.
Per la Storia universale dell'Oncken compilò una storia della vecchia Livonia (Russland, Polen u. Livland bis ins 17. Jahrhundert, voll. 2, Berlino 1886-87). Pubblicò documenti relativi a Paolo I e a Nicola I, sfatando numerose leggende, e compose una storia del regno di Nicola I (Geschichte Russlands unter Kaíser Nikolaus A, voll. 4, ivi 1886-87), che è la sua opera principale. La politica di Nicola vi è studiata prevalentemente nella sua importanza per l'Europa di allora. Si occupò pure di Paolo I e di Alessandro I (Zur Geschichte der Regierung Pauls I. und Alexanders I., ivi 1906).
Accanto all'attività scientifica svolse un'attività giornalistica, come corrispondente berlinese d'un quotidiano di Monaco e, dal 1893 al 1914, come redattore di una rassegna settimanale di politica estera della Kreuzzeitung, il celebre giornale conservatore. Raccolse questi suoi articoli in 14 volumi (Deutschland u. d. grosse Politik, Berlino 1902-1915). La sua competenza di cose russe gli procurò l'amicizia di Guglielmo II, sicché non si mancò di attribuirgli un'influenza sulla politica dell'imperatore. Convinto dell'impossibilità d'un'intesa con la Russia, patrocinò l'accordo con l'Inghilterra. Fino all'ultimo ritenne che gl'Inglesi non sarebbero intervenuti in un conflitto a fianco dei Russi, dai quali li dividevano gl'interessi asiatici.
Durante la guerra mondiale si dedicò alla polemica politica combattendo l'accusa della responsabilità tedesca della guerra. Previde la rivoluzione russa (Russland auf d. Wege der Revolution, Berlino 1915). Dopo la sconfitta continuò a battagliare per la questione della responsabilità, difendendo Guglielmo II, cui era rimasto fedele, dalle accuse dei socialisti.
O. Stavenhagen, in Deutsches biogr. Jahrbuch, III (1927).