Psicanalista austriaco (Vienna 1888 - New York 1969), dal 1944 cittadino statunitense . Particolarmente notevoli i suoi studi di psicanalisi applicata, in cui tentò, da un lato sulla base di suggestioni freudiane, di esplorare con strumenti psicanalitici i complessi problemi dei rituali religiosi in uso presso i popoli primitivi e presso gli antichi Ebrei (riti puberali, rito della circoncisione, fenomeno della "covata", ecc.), dall'altro di affrontare con gli stessi strumenti i problemi della criminologia. Di estrema importanza, anche per le conseguenze sociali della sua impostazione, la tesi che un esame dei moventi dell'atto criminale riveli inconsce esigenze di punizione determinate da inconsci sensi di colpa.
Si laureò nel 1912 all'università di Vienna (fu il primo studioso che abbia conseguito la laurea in psicologia) e fu amico e collaboratore di S. Freud; nel 1938 emigrò negli USA. La sua opera più suggestiva è Masochism in modern man (1941; trad. it. 1963), in cui l'analisi delle varie forme di masochismo (tra cui quella del masochismo sociale, di rilevante importanza come fattore storico) giunge a individuare nel fenomeno una vera e propria formazione istintuale secondaria. S'interessò anche alla psicanalisi dell'arte, occupandosi in particolare di Shakespeare, Goethe e Heine. Interessante per una ricostruzione storica degli sviluppi della psicanalisi il suo From thirty years with Freud (1940). Tra le altre opere: Geständniszwang und Strafbedürfnis (1925; trad. ingl. The compulsion to confess, 1959; trad. it. 1967); Das Ritual (1928; trad. it. Il rito religioso. Studi psicoanalitici, 1969); New ways in psychoanalytic technique (in International Journal of Psychoanalysis, 1933); Der überraschte Psychologe (1935); Myth and guilt (1957; trad. it. 1969); Of love and lust (1958; trad. it. 1960); Creation of women (1960; trad. it. 1968); Sex in man and woman (1960; trad. it. 1961); The psychology of sex relations (1961; trad. it. 1968); The jewish wit (1962).