MUNDT, Theodor
Scrittore tedesco, nato a Potsdam il 19 settembre 1808, morto a Berlino il 30 novembre 1861. Aderente alla Giovine Germania, e perciò tenuto in sospetto dalla polizia, fu battagliero giornalista, occupò nel 1848 una cattedra di letteratura e storia a Breslavia e poi un posto di bibliotecario a Berlino.
Il M., come i suoi contemporanei L. Wienbarg e K. Gutzkow e come essi nell'orbita ideale del movimento del Junges Deutschland, scrisse alcuni saggi di critica estetica: Kritische Wälder (1834), Die Kunst der deutschen Prosa (1837), Äthetik: die Idee der Schönheit und des Kunstwerks im Lichte unserer Zeit (1845), scritti privi di sostanza profonda, ma che, come ebbero un notevole influsso sul loro tempo, così non poco contribuiscono, oggi, insieme coi suoi saggi sul principe H. v. Pückler-Muskau e su Ch. Stieglitz (1835) e con la sua Geschichte der Literatur der Gegenwart (1842), a fare comprendere le tendenze e i fermenti ideali dell'epoca dello scrittore. Notevole, per il tempo in cui apparve fu il Machiavelli (1851). Quadri vivaci e coloriti di vita contemporanea sono i Pariser Kaiserskizzen (1856), Paris und Louis Napoleon (1858) e gli Italienische Zustände (1859-60); e di piacevole lettura, più che i lunghi romanzi storici, alcune novelle, come Carmela, Mendoza, der Vater der Schelme e Die Matadore. Ma il nome del M. è soprattutto legato al notissimo libro: Madonna, Unterhaltungen mit einer Heiligen (1835), in cui si compendiano i motivi della sua lotta in favore dell'emancipazione della donna.
Bibl.: O. Draegr, M. und seine Beziehungen zum jungen Deutschland, Marburgo 1909; H. Kundsen, Mundt und Gutzkow, in Euphorion, XXII (1922); W. Grupe, Mundts und Kühnes Verhältnis zu Hegel und seinen Gegnern, Halle 1928.