LITT, Theodor
Filosofo e pedagogista, nato a Düsseldorf il 27 dicembre 1880. Prof. di filosofia e pedagogia nell'univ. di Lipsia (dal 1920); nel 1937 fu collocato in pensione per le sue idee politiche, ma nel 1945 fu reintegrato nella cattedra dell'univ. di Lipsia; di qui passò a insegnare (1947-1954) all'univ. di Bonn.
Nella teoria della conoscenza, il L. cercò una conciliazione delle due opposte esigenze, dell'idealismo e del realismo; nel campo dell'etica e della pedagogia, avversò la teoria dello stato etico di Hegel (dal quale peraltro accolse non poche suggestioni e suggerimenti, particolarmente nell'elaborazione concettuale delle esperienze culturali: Hegel, Heidelberg 1953), ponendo una vera antinomia fra stato e cultura. Particolarmente notevole, nell'attuale situazione spirituale della Germania, la sua esortazione al popolo tedesco perché si rieduchi politicamente, riesaminando con nuovo spirito le idee di forza, lotta, libertà, e rinunciando alle vecchie pretese ed esaltazioni.
Tra le sue opere: Geschichte und Leben, Lipsia 1918; Individuum und Gemeinschaft, ivi 1919; Erkenntnis und Leben, ivi 1923; Möglichkeiten und Grenzen der Pädagigok, ivi 1926; Ethik der Neuzeit, Monaco 1927; Wissenschaft, Bildung und Weltanschauung, Lipsia 1928; Kant und Herder, ivi 1930; Einleitung in die Philosophie, ivi 1933; Philosophie und Zeitgeist, ivi 1935; Pestalozzi, Berlino-Lipsia 1946; Staatsgewalt und Sittlichkeit, Monaco 1948; Denken und Sein, Stoccarda 1948; Naturwissenschaft und Menschenbildung, Heidelberg 1952; Das Bildungsideal der deutschen Klassik und die moderne Arbeitswelt, Bonn 1955.
Bibl.: A. Reble, T. L., Stoccarda 1950; P. Vogel, T. L., Berlino 1955; Geist und Erziehung. Aus dem Gespräch zwischen Philosohpie und Pädagogik. Kleine Bonner Festgabe für T. L., Bonn 1955 (con ampia bibliogr.).