HÖCK, Theobald
Poeta tedesco, nato il 10 agosto 1573 nel Palatinato Renano, fu dal 1601 al servizio di Peter Wock von Rosenberg, difensore dei protestanti; coinvolto nelle lotte confessionali e politiche della Boemia sotto Rodolfo II, dopo la morte del suo signore (1611) fu perseguitato, incarcerato, liberato dopo la Defenestrazione di Praga, nominato comandante di un reggimento della lega protestante; non se ne ha più notizia dopo il 1618.
Pubblicò nel 1601 una raccolta di 92 poesie Schönes Blumenfeld (ed. critica a cura di M. Koch, Halle 1899). Ne furono un tempo esagerati l'importanza per la storia letteraria e il valore artistico. Poche strofe qua e là si distinguono per una certa spontanea freschezza da poesia popolare. Ma benché abbia risentito l'efficacia delle canzoni italiane e del Regnart e talvolta si avvicini alla riforma dell'Opitz, le sue poesie sono prolisse, hanno quasi sempre un andamento faticoso, metrica zoppicante e ricordano spesso sia nella forma sia nel contenuto la produzione dei Meistersänger. Il suo disprezzo delle "vuote favole" della letteratura narrativa del '500 preludia alla cultura umanistico-cortese del '600.
Bibl.: A. Köster, in Anz. f. dt. Alt. u. dt. Lit., XXVI, p. 286 segg.; M. H. Jellinek, Th. H.s Sprache u. Heimat, in Zeitschr. f. dt. Phil., XXXIII, p. 84 segg.; XXXVI, p. 413 segg.