Lingen, Theo
Nome d'arte di Franz Theodor Schmitz, attore, regista e sceneggiatore cinematografico tedesco, nato a Hannover il 10 giugno 1903 e morto a Vienna il 10 novembre 1978. Fin da giovanissimo dimostrò uno spiccato talento comico affermandosi nel cinema sonoro tedesco in ruoli da caratterista e raggiungendo il massimo della notorietà in coppia con l'austriaco Hans Heinz Moser (Theo e Heinz), con il quale interpretò, tra gli anni Trenta e Cinquanta, decine di film comici, tra cui Opernball (1939; Ballo all'Opera) di Géza von Bolvary e Sieben Jahre Pech (1940; Sette anni di guai) di Ernst Marischka. Si misurò anche nella regia realizzando commedie di buona fattura, tra cui Herz modern möbliert (1940; Un cuore '900). Esordì all'età di diciotto anni come caratterista al Residenztheater di Hannover, distinguendosi soprattutto nel genere comico dove poté sfruttare al meglio il suo fisico esile e longilineo, il volto allungato e la veloce loquela che divennero in breve la sua maschera. In seguito si cimentò come autore di commedie e spettacoli di cabaret, attività che ne determinò l'incontro con B. Brecht per Mann ist Mann (1924-1926), in cui recitò accanto a Peter Lorre. L'esordio cinematografico avvenne con il film musicale Dolly macht Karriere (1930) di Anatole Litvak, che lanciò L. come uno dei migliori talenti comici del nascente cinema sonoro in Germania, dando inizio a una carriera che lo vide interprete per quasi mezzo secolo di oltre duecento film dei generi più vari. Negli anni seguenti, oltre a prendere parte a decine di commedie farsesche come Das Testament des Cornelius Gulden (1932) di Emerich Josef Wojtek Emo, effettuò efficaci caratterizzazioni in M (1931; M, il mostro di Düsseldorf), dove interpreta un poliziotto, e in Das Testament des Dr. Mabuse (1933; Il testamento del Dottor Mabuse) nel ruolo di Karetzky, entrambi di Fritz Lang, prese parte a opere biografiche come Walzerkrieg (1933; Guerra di valzer) di Ludwig Berger, fu mattatore in film tratti da operette come Im Weißen Rößl (1935; Al cavallino bianco) di Karl Lamac, e si distinse persino nel genere avventuroso in film come Das Indische Grabmal (1938; Il sepolcro indiano) e nel poliziesco Es geht um mein Leben (1936; Chi ha ucciso?) entrambi di Richard Eichberg. A partire dalla metà degli anni Trenta L. formò insieme al basso e tarchiato attore austriaco Hans Heinz Moser una popolare coppia comica che, sulla scia di Stan Laurel e Oliver Hardy, fu diretta in Austria e Germania da diversi registi: tra questi film allegri, scanzonati e pieni di gag, si ricordano soprattutto Opernball e Rosen in Tirol (1940; Baruffe d'amore) di von Bolvary e i due diretti da Marischka Sieben Jahre Pech e 7 Jahre Glück (1942); L. partecipò anche alla versione italiana di quest'ultimo, Sette anni di felicità, codiretta, sempre nel 1942, da Roberto Savarese. In Italia lavorò accanto a Beniamino Gigli in Marionette (1938) di Carmine Gallone e, dopo aver diretto alcuni cortometraggi, nel 1939 esordì nel lungometraggio con Marguerite: 3, con il quale divenne uno degli autori più affermati di commedie leggere nel periodo bellico nella Germania dell'Asse, realizzando opere simili a quelle italiane dei 'telefoni bianchi', con prove di discreto successo tra cui Herz modern möbliert, Hauptsache, glücklich! (1941; Il grand'uomo mio marito) e Frau Luna (1941; La signora Luna). All'attività registica continuò ad affiancare l'interpretazione di film comici rocamboleschi come Der ungetreue Eckehart (1940; Il peccato di papà) diretto da Hubert Marischka e tratto da una farsa di Hans Sturm, la commedia Sonntagskinder (1941; Ragazzi fortunati) diretta da Jürgen von Alten e il grande successo austriaco Wiener Blut (1942; Sangue viennese) che Willi Forst trasse dall'omonima operetta di J. Strauss. Nel dopoguerra la stella di L. iniziò a declinare e non riuscì più a essere esportata nel resto d'Europa. Oltre a interpretare alcuni film in coppia con Moser (uno fra tutti, Meine Tante ‒ Deine Tante, diretto nel 1956 da Carl Boese), lavorò spesso in mediocri produzioni commerciali come la commedia di ambiente militare Die Tochter der Kompanie (1953; La figlia del reggimento) diretta da von Bolvary, l'avventuroso Die Sklavenkarawane (1958; La carovana delle schiave) di Georg Marischka e Der Löwe von Babylon (1959; Il leone di Babilonia) di Rámon Tonado e Johannes Kai. Negli anni Sessanta, oltre a qualche buona caratterizzazione come quella di Knaak in Tonio Kröger (1964) di Rolf Thiele, fu tra i rappresentanti della 'vecchia generazione' in una popolare serie di film di genere ribellistico-adolescenziale detta Lümmel filme, che ebbe inizio con Die Lümmel von der ersten Bank (1968) di Werner Jacobs. Nel corso degli anni Settanta partecipò frequentemente a produzioni televisive, spesso nel ruolo di vecchi autoritari, e concluse la sua carriera con il personaggio del barone Theo Marmorstein nel grottesco Lady Dracula (1978) di Franz Joseph Gottlieb.