MONK, Thelonious Sphere
Pianista e compositore statunitense di jazz, nato a Rocky Mount (North Carolina) il 10 ottobre 1917, morto a Weehawken (New Jersey) il 17 febbraio 1982. Cominciò a suonare il piano all'età di cinque anni, senza compiere studi regolari. Ingaggiato nel complesso di K. Clarke, che si esibiva ad Harlem, contribuì in maniera decisiva alla creazione del be bop, come dimostrano le registrazioni effettuate nel maggio del 1941 da J. Newman. Egli aveva, infatti, già elaborato un suo personalissimo stile, totalmente eterodosso e bizzarro, angoloso e inquietante, derivato in parte dal pianismo di Ellington e di T. Wilson.
Nel 1944 incise col complesso di C. Hawkins; nel 1946 fu nell'orchestra di D. Gillespie. Nel 1947 registrò per la Blue Note i primi dischi sotto suo nome, che destarono scalpore. Dal 1951 al 1957, ingiustamente accusato di detenzione di stupefacenti, gli fu vietato di lavorare nei locali di New York. Nel 1954, invitato dal critico C. Delaunay al Salon du Jazz di Parigi, incise dei dischi per la Vogue, che fecero seguito a quelli per la Prestige del 1952. Le sue incisioni più rilevanti avvennero per la Riverside, tra il 1955 e il 1961: notevoli fra le altre Monk plays Duke Ellington (1955), The unique e Brilliant corners (1956), Himself e Monk's music (1957), Thelonious in action e Misterioso (1958), The Th. Monk Orchestra at Town Hall, 5 by Monk by 5 (1959) e At Blackhawk (1960). Dal 1958 al 1960, ancora una volta accusato di detenere droga, gli fu nuovamente ritirato il permesso di suonare a New York. Internato, per il suo bizzarro comportamento, nell'ospedale psichiatrico di Boston, si chiuse in se stesso e si concentrò completamente sulla sua musica. Nel 1961 costituì un quartetto col sassofonista Rouse, che rimase con lui dal 1959 al 1970, incidendo copiosamente per la Columbia. Dal 1970 ebbe come batterista il figlio Thelonious jr. Nel 1961, 1967 e 1971 (quest'ultima volta come membro dei Giants of jazz) fu in Europa; nel 1964 in Giappone. Prese parte ai film The sound of jazz (1957) e Jazz on a summer's day (1958); collaborò inoltre alla colonna sonora di Les liaisons dangereuses di R. Vadim (1959).
Pianista dallo stile personalissimo e suggestivo, M. fu soprattutto un grande compositore: ne sono testimonianza, fra le molte altre melodie, 'Round midnight, Ask me now, Crepuscule with Nellie (dedicato alla moglie), Pannonica, Blue Monk, Reflections, Ruby my dear, Straight no chaser, Misterioso, Epistrophy, Well you needn't, I mean you.
Bibl.: M. James, Ten modern jazzmen: an appraisal of the recorded work, Londra 1960; N. Hentoff, Th. Monk, New York 1961; M. Williams, Jazz panorama, ivi 1962; L. Jones, Black music, ivi 1967; M. Williams, The jazz tradition, ivi 1970; V. Wilmer, Jazz people, Londra 1970; A. Polillo, Jazz - La vicenda e i protagonisti della musica afro-americana, Milano 1975; M. Harrison, A jazz retrospect, Londra 1976; J. Goldberg, Jazz masters of the 50's, New York 19832; L. Bijl, F. Canté, Monk on records, Amsterdam 1985; T. Fitterling, Th. Monk: sein Leben, seine Musik, seine Schallplatten, Waakirchen 1987.