(La bisbetica domata) Commedia (1594) in cinque atti, in versi e prosa, di W. Shakespeare, che con modi farseschi, desunti dalla commedia italiana del Cinquecento e, per suo tramite, da quella latina, svolge il motivo dell'assoggettamento della donna ostinata e bisbetica (Katharine) alla volontà del marito.
Approfondimento di Mario Praz, da Shakespeare, William (Enciclopedia Italiana)
§ The Taming of the Shrew (La bisbetica domata). - Commedia basata su una precedente, dal titolo un po' diverso (The Taming of a Shrew): Sh. ebbe un collaboratore che per l'intreccio secondario risalì alla fonte, I Suppositi dell'Ariosto, o la sua versione inglese, i Supposes del Gascoigne.
Precede il dramma una Induction in cui Christopher Sly, uno stagnaro ubriaco raccolto da un signore e dai suoi cacciatori nella landa, è portato al castello, trattato con ogni riguardo, e, nonostante le sue proteste, è indotto a credersi un signore che ha perso l'uso della ragione, ed è obbligato ad ascoltare il dramma che segue, rappresentato proprio per lui da una compagnia di guitti.
Petrucchio (grafia inglese corrispondente all'ital. Petruccio), nobiluomo di Verona avveduto e imperturbabile, decide di sposare Katharina, la bisbetica figlia d'un ricco signore di Padova. Le fa la corte fingendo di trovarla dolce e gentile quando quella più lo maltratta; poi, a sua volta, la sottopone a umiliazioni, la priva di cibo e di sonno, fingendo che le vivande e il letto non siano degni di lei, e infine la riporta a casa di suo padre, che essa raggiunge interamente domata. Intanto la sorella di Katharina, Bianca, è conquistata da Lucentio, che l'ha corteggiata sotto le spoglie d'un maestro di scuola; Hortensio, l'innamorato abbandonato da Bianca, sposa una vedova. Al banchetto finale gli sposi scommettono quale delle loro mogli sia la più docile, e Petrucchio vince la scommessa.