THANATOS (Θάνατος)
Personificazione della Morte. Figlio della Notte e di Herebos, fratello gemello di Hypnos, il Sonno.
Il suo nome ricorre frequentemente nella letteratura greca (Il., xiv, 231; xvi, 671 ss.; Hes., Theog., 212; Soph., Trach., 833; Eur., Alc., 843; Phrinic., fr. 119 Jacoby). Da Pausania sappiamo che Th. e Hypnos erano raffigurati sull'Arca di Cipselo (v. kypselos) insieme alla madre (v, 18, 1-2) e che due ἀγάλματα dei fratelli erano sulla rocca di Sparta (iii, 18, 1).
Tra i monumenti conservati Th. compare specialmente nella pittura vascolare. Assai frequentemente è raffigurato, solo o con il fratello Hypnos, e talora anche con Eos, come una figura maschile alata, nuda o in armi, che sorregge un morto (Memnone, Sarpedonte o altri). Nella ceramica a figure nere è così raffigurato nell'anfora Piot (Louvre F 388), su una lèkythos di Francoforte del Pittore di Haimon, sulla kölix di Atene 505 del Gruppo del Pittore di Haimon e sulla lèkythos di Berlino 3252 del Pittore di Athena. Per il ripetersi dello stesso schema iconografico, è probabile che si possano riconoscere Th. e Hypnos anche nell'anfora Bourguignon, assai affine alla Piot, dove però i fratelli sono raffigurati senza ali. La medesima scena torna nella ceramica a figure rosse sulla kölix di Londra E 12 del Pittore di Nikosthenes, sul cratere a calice del Louvre G 163 del Pittore di Eucharides, sulla lèkythos di Berlino 2616, sulle lèkythoi di Londra D 59 del Pittore di Sabouroff e D 58 del Pittore di Thanatos; sulle lèkythoi di Atene 17294 del Pittore di Londra 1905, 1796 del Pittore del Triglifo; e 1928, 1939, 12783 del Pittore del Quadrato e sulla lèkythos frammentaria 23.160.43 di New York del Pittore di Hypnos. Ancora nella pittura vascolare, Th. ritorna, con Hermes, nella lèkythos CA 1264 del Louvre, di un pittore del Gruppo R; è inoltre probabilmente riconoscibile nella figura maschile alata con Hermes su di un'anfora campana di Berlino, nella scena figurata sul kàntharos di Londra E 155 del Pittore di Anfitrite, in uno dei giovani su una lèkythos di Atene, già della Collezione Rhousopoulos, dello stile del Pittore della Donna, nella figura alata dietro ad Aiace su uno stamnos di Palermo e nella figura alata che minaccia con un coltello una fanciulla su un'anfora di Palermo; assai improbabile è l'identificazione di Th. su uno sköphos di Copenaghen.
Anche nella scultura Th. è documentato varie volte. Una sua statua è ai Musei Vaticani (Galleria Candelabri, 203), ed a Th. si riferisce una serie di redazioni di Eros funerario sul tipo di una scultura degli Uffizî", mentre è da escludere l'interpretazione, peraltro proposta, quale Th. dell'Eros di Centocelle. Th. è stato inoltre riconosciuto con Hypnos, ma non è cosa sicura, nel gruppo funerario pasitelico noto come Gruppo di S. Ildefonso, al Prado. Nei rilievi, Th. compare nella Columna caelata dall'Artemision di Efeso del British Museum; in un'arula fittile dall'Esquilino, dove due figure alate (Th. e Hypnos) sollevano un cadavere; in un rilievo di Villa Albani, dove è figurato un giovane alato con fiaccola, di fronte ad un edificio sepolcrale ed un'anfora cineraria; nel cippo di T. Statilius Aper al Museo Capitolino e in varî sarcofagi, quale il sarcofago di Prometeo del Museo Capitolino (Sala Colombe, 13).
La figura di Th. è ripresa anche nei sarcofagi paleocristiani e bizantini. È errata l'interpretazione di Th. in una delle due figure alate che compaiono nel dittico cosiddetto di Costanzo Cloro al British Museum, in quanto è più sicuro vedervi le figurazioni di due Venti.
Nelle incisioni, Th. compare su uno specchio etrusco di Berlino, nell'atto di afferrare un giovane insieme a Hypnos. Problematica è invece l'identificazione come Th. di una figura alata e barbata su uno specchio etrusco di Leningrado. Th. è inoltre probabilmente riconoscibile nel demone raffigurato dietro Polydeukes sulla Cista Ficoroni. Nelle gemme, Th. è raffigurato, nella solita iconografia di giovane alato, su una corniola di Berlino nell'atto di deporre un'urna, e su una corniola della Collezione Tyszkiewicz di Parigi, mentre trasporta un cadavere con Hypnos.
Anche nelle monete ritorna frequentemente la figura di Th., particolarmente nel II e III sec. d. C. Sono monete di Tracia (Anchialos, Bizye, Hadrianopolis, Pautalia, Plotinopolis, Topeiros, Traianopolis), di Mesia (Kallatis, Marcianopolis, Nicopoli sull'Istro, Tomis), di Caria (Afrodisiade), di Bitinia (Claudiopolis, Chio, Prusa), di Frigia (Dorylaion, Laodikeia), di Lidia (Tripoli).
Monumenti considerati. - Anfora Piot, Louvre F 388: E. Pottier, Vases Ant. du Louvre, Parigi 1897, tav. 87. Lèkythos di Francoforte: C. H. E. Haspels, Attic Black-Fig. Lekythoi, Parigi 1936, p. 242, n. 23. Kölix di Atene n. 505: J. D. Beazley, Black-fig., 1956, p. 564, n. 580. Lèkythos di Berlino 3252: id., ibid., p. 522, n. 28. Anfora Bourguignon: P. I. Meier, in Ann. Inst., LV, 1883, p. 208 ss., tav. Q. Kölix di Londra E 12: J. D. Beazley, Red-fig., 1963 (in seguito = B), p. 126, n. 24. Cratere del Louvre G 163: B, p. 227, n. 12 Lèkythos di Berlino 2616: A. Furtwängler, Beschreibung d. Vasensamm. im Ant, Berlino 1885, n. 2456, p. 685. Lèkythoi: di Londra D 59: B, p. 851 n. 272; Londra D 58: B, p. 1128, n. 12; di Atene 17294: B, p. 750; di Atene 1796: B p. 1385, n. 7; di Atene 1928, 1939, 12783: B, p. 1237, nn. 3, 11, 12, frammentaria di New York 23.160.43: B, p. 1242, n. 2; CA 1264 del Louvre: B, p. 1384, n. 19. Anfora campana di Berlino: A. Furtwängler, op. cit. p. 835, n. 2991. Kàntharos di Londra E 155: B, p. 832, n. 37. Lèkythos di Atene già Coll. Rhousopoulos: B, p. 1373, n. 12. Stàmnos di Parlemo: S. Reinach, Rép. Vases, I, p. 278, 1. Anfora di Palermo: id., ibid., I, 410, 2. Shöphos di Copenaghen: id., ibid., I, 489 ss. Statua del Vaticano: G. Lippold, Die Skulpturen des vaticanischen Museums, III, Berlino 1956, p. 337 s. Statua degli Uffizi: G. A. Mansuelli, Galleria degli Uffizi- Le sculture, I, Roma 1958, n. 127, p. 156. Eros di Centocelle: W. Amelung, Die Sculpturen des vaticanischen Museums, II, Berlino 1908, Gall. St. 250, p. 408 ss. Gruppo di S. Ildefonso: M. Borda, La scuola di Pasiteles, Bari 1953, p. 70 ss. Columua caelata: A. H. Smith, Catalogue of Sculpture in the British Museum, II, Londra 1900, n. 1206, p. 174 ss. Arula dall'Esquilino: E. Dresse,, in Annali Inst., LI, 1879, p. 257 ss.; Mon. hist., 11, 1879, tav. X. Rilievo di Villa Albani: W. Helbig, Führer, Lipsia 19133, II, n. 1840, p. 405. Cippo di T. Statilius Aper: H. S. Jones, Museo Capitolino- Catalogue, Oxford 1912, p. 76, n. 8. Sarcofago di Prometeo: id., op. cit., p. 142 s., n. 13. Sarcofagi paleocristiani e bizantini: O. Waser, in Pauly-Wissowa, c. 516, s. v. Eros. Dittico di Londra: R. Delbrück, Die Consulardiptychen, Berlino 1929, p. 229. Specchio etrusco di Berlino: E. Getbard, Etr. Spiegel, III, p. 267 ss., tav. 255. Specchio etrusco di Leningrado: id., op. cit., IV, p. 44 s., tav. 397, 1. Cista Ficoroni: v. ficoroni, cista; G. A. Mansuelli, in Athenaeum, N. S. 42, 1964, p. 131 ss. Corniola di Berlino: A. Furtwängler, Gemmen, tav. 19, n. 68. Corniola di Parigi: id., op. cit., tav. 16, n. 22. Monete: Catalogue of the Greek Coins in the British Museum, sotto le singole città.
Bibl.: C. Robert, Thanatos, in 39. Berlin. Winckelmannspr., 1879; M. Collignon, Les statues funéraires dans l'art grec, Parigi 1911, p. 330 s.; K. Heinemann, Thanatos in Poesie und Kunst der Griechen, Monaco 1913; O. Waser, in Roscher, V, 1916-24, c. 481-527, s. v.; A. Lesky, in Pauly-Wissowa, V A, 1934, c. 1246-68, s. v.