TEVCRUN
Eroe su specchio prenestino (Etr. Sp., ccclxxviii) con scena mitologica oscura.
Da sinistra, con Turan (Afrodite), Menle, (Menelao), una donna sconosciuta sul fondo (Elena?), Crintha (Criseide) e [J]risis (Briseide), compare T. seduto, vesùto e armato di lancia. Il Bugge intendeva "il Troiano", cioè Paride; ma forse dobbiamo identificarlo con Τεῦκρος, come suggerisce l'accostamento a Menelao e Briseide. Quanto al suffisso, dovremo pensare ad una normalizzazione con i nomi degli eroi e divinità etruschi (del tipo Tarchun, Tinthun), piuttosto che a corrispondenza con una forma greca (si è pensato a un accusativo o a Τεύκρων).
Bibl.: C. Pauli, in Roscher, V, 1916-24, c. 440 s., s. v.; E. Fiesel, in Pauly-Wissowa, V A, 1934, c. 1120, s. v. Teocrun.