PAKKALA, Teuvo
Scrittore finlandese, nato nel 1862 a Oulu (Uleaborg, Ostrobotnia), morto nel 1925. Di povera famiglia, si diede al giornalismo in provincia e poi alla libera professione di letterato nella capitale Helsinki.
Già nel suo primo libro Lapsuuden muistoja (Ricordi di fanciullezza, 1885) si delinea ciò che sarà il suo tema preferito, la pittura degli usi e costumi dei sobborghi della città natale: con realismo, ma senza tendenze socialiste, sebbene nei suoi due più notevoli racconti, Vaaralla (Sul Colle, 1891: nome del più povero sobborgo operaio di Oulu) e Elsa (1894) egli insista sulle miserie e le privazioni dei poveri e sulle insidie che alla virtù delle figliole di costoro tendono i "giovani signori". I successi maggiori gli sono venuti dalla pittura viva e spesso commovente del mondo dei piccini: Lapsia (Bambini, 1895), Pikku ihmisiä (Piccoli uomini, 1913). Scrisse anche un romanzo Oulua soutamassa (Remando sul fiume di Oulu, 1886, con bellissimi tratti di vita marinaresca), un assai lodato dramma Tukkijoki (1899), che ha per sfondo il pittoresco e pericoloso trasporto del legname su zattere (tukki) attraverso le rapide del fiume (joki), e due commedie umoristiche Kauppaneuvoksen härkä (Il bove del consigliere di commercio, 1901) e Meripoikia (Mozzi, 1915).