TEUTRANTE (Τεύϑρας)
Re ed eponimo di Teuthrania in Misia, è ricordato dalle fonti soprattutto in relazione con il mito di Telefo ed Auge (v. vol. i, p. 912).
Secondo le versioni di Ecateo (Paus., viii, 4, 9) e di Apollodoro (ii, 7, 5; iii, 9, 1), Auge giunge in Misia con il figlioletto, e T. sposa la donna tenendo con sé come figlio il piccolo Telefo. Secondo Diodoro (iv, 33) ed Igino (Fab., 99, 3; 100), il bimbo resta invece in Grecia e raggiunge più tardi la madre: secondo il primo, Auge è accolta da T. che ne fa la sua sposa; secondo Igino, Auge è invece adottata da T. e viene poi sposata da Telefo, senza che se ne scopra il legame di sangue, all'arrivo del giovane in Misia.
T. è stato riconosciuto nel fregio di Telefo dell'Altare di Pergamo, nelle scene che rappresentano l'accoglienza di T. a Telefo, T. e Auge, la partenza di Telefo da Teutrante. T. vi figura barbato, come si conviene a un vecchio re.
Bibl.: C. Robert, in Jahrbuch, 3, 1888, p. 45 ss.; p. 87 ss.; H. Schrader, in Jahrbuch, 15, 1900, p. 97 ss.; Altertümer von Pergamon, III, 2, tavv. XXXI, XXXII; Ruhl, in Roscher, V, 1916, c. 438, s. v. Teuthras, n. i; G. Türk, in Pauly-Wissowa, V A, 1934, c. 1161, s. v. Teuthras, n. i; H. Kähler, Pergamon, Berlino 1949, p. 56 s.