TEUTONI (gr. Τεύτονες, lat. Teutoni)
Stirpe germanica, già nota a Pitea di Marsiglia per il commercio dell'ambra, e che, al suo apparire nella storia, abitava sulla costa occidentale dello Schleswig-Holstein, a sud dei Cimbri. Essi lasciarono il loro paese, troppo flagellato dalle procelle dell'oceano, e scesero verso mezzogiorno, o assieme con i Cimbri o seguendone più tardi l'esempio. Certo è che, congiunti ai Cimbri, giunsero in Pannonia ed entrarono nel Norico, dove nel 113, a Noreia, sconfissero un esercito romano. Nel 110 passarono il Reno e devastarono la Gallia, tranne il paese dei Belgi, che li respinsero. Giunti quindi al confine della provincia romana della Gallia Narbonense, vinsero un secondo esercito romano (109). Dopo aver vagato ancora per la Gallia, ritornarono nella provincia romana e inflissero ai Romani una tremenda sconfitta ad Arausio (105). Neppure allora i barbari marciarono sull'Italia; i Teutoni continuarono a scorrazzare per la Gallia, mentre i Cimbri passavano in Spagna. Nel 103 i due popoli si riunirono ancora in Gallia e decisero di invadere l'Italia. I Cimbri presero la via del Norico per entrare in Italia per la valle dell'Adige; i Teutoni e gli Ambroni si diressero verso l'Italia attraverso la Provincia Narbonense. Mario li distrusse nella battaglia delle Aquae Sextiae. Si crede di riconoscere discendenti dei Teutoni in alcuni gruppi germanici di Toutoni che vivevano nel sec. II e III d. C. nella regione del Reno.
Bibl.: L. Schmidt, Geschichte der deutschen Stämme bis zum Ausgange der Völkerwanderung, in Sieglin, Quellen und Forschungen, XXIV, Berlino 1911, p. 3 seg.; id., Geschichte der germanischen Frühzeit, Bonn 1925, p. 41 (2ª ed., Colonia 1934); A. Franke, in Pauly-Wissowa, Real-Encycl., V A, 1934, col. 1172. Sulle vicende del nome, che pare celtizzato, v. T.E. Karsten, Les anciens Germains, vers. francese, Parigi 1931, pp. 51 e 131.