TEUTA (Τεύτας, Teuta)
Regina illirica, forse moglie di Agrone. Appare per la prima volta il 230 a. C., alleata di Demetrio II re di Macedonia. Governava uno stato ch'era tuttavia un informe agglomerato di tribù piratesche ed essa medesima non disdegnò di corseggiare lo Ionio. Nel 230 assediò Fenice in Epiro, guadagnandosi, oltre l'ingente bottino, anche l'alleanza degli Epiroti e degli Acarnani. Ma, poiché a Fenice erano stati depredati e uccisi alcuni mercanti romani, il senato inviò a T., frattanto occupata nell'assedio di Issa, un'ambasceria a chiedere soddisfazione. Forse, fu negata; comunque, caduto in un agguato uno dei legati, Roma votò la guerra per la successiva primavera 229, sotto i consoli A. Postumio Albino e Cn. Fulvio Centumalo. Nel frattempo era morto Demetrio II. A impedire eventuali defezioni ai Romani dei suoi nemici dello Ionio, T. fece occupare Corcira e batté sul mare a Paxos i coalizzati etolo-achei. Ma, e per il tradimento di Demetrio Fario e per l'immensa superiorità delle navi romane, T. fu vinta. Dopo aver resistito in fondo alle Bocche di Cattaro fino alla buona stagione del 228, T. chiese pace. E l'ebbe, a condizione di rinunziare alla bassa Illiria e a ogni intervento, per terra e per mare, a sud di Lisso. Dopo, non si sa più nulla di Teuta.
Bibl.: G. Zippel, Die röm. Herrschaft in Illyrien, Lipsia 1877, p. 46 segg.; M. Holleaux, Rome, la Grèce et les monarchies hellénistiques, Parigi 1921, p. 99 segg.; id., in Cambridge ancient history, VII, p. 829 segg.; M. Fluss, in Pauly-Wissowa, Real-Encycl., V A, col. 1144 segg.; P. Treves, in Athenaeum, n. s., XII (1934), p. 384 segg.; A. Gitti, Ricerche di storia illirica, in Historia, IX (1935), p. 183 segg. Per la cronologia, M. Holleaux, in Rev. étude grecques, XLIII (1930), p. 243 segg.