TETI
. Oracolo femminile etrusco, ricordato da Plutarco (Rom., 2) nella leggenda di Tarchezio. È probabilmente arbitraria la sua identificazione con la dea di Pyrgoi, che i Greci chiamavano Leucotea o Ilizia. Attraente è l'ipotesi di coloro che nel teth um o teth uni, che sembra leggersi nella terza regione del fegato di bronzo trovato a Piacenza, riconoscono due nomi di divinità, il primo dei quali corrisponderebbe a T. Siccome lo stesso nome sembra essere iscritto anche nella tredicesima regione, che Marziano Capella ha identificato con i Fati, facile è vedervi l'oracolo di Tarchezio. Tuttavia la lettura teth non è sicura (alcuni leggono tec um), inoltre Marziano Capella pone nella terza regione Minerva, divinità che non avrebbe nessun rapporto con Teti.
Bibl.: R. Klausen, Aeneas und die Penaten, Amburgo 1840, p. 772; Mueller-Deecke, Die Etrusker, II, Stoccarda 1877, p. 543; G. Wissowa, Religion und Kultus de Römer, 2a ed., Monaco 1912, p. 110; L. Euing, Die Sage der Tanaquil, Francoforte 1933, p. 24; C. Pauli, in Roscher, Lexik. der Mytholog., V, col. 392 segg.