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teste

di Luigi Blasucci - Enciclopedia Dantesca (1970)
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testé (testeso)

Luigi Blasucci

L'avverbio ricorre in D. sette volte: due volte nella forma intera e primitiva, e in entrambi i casi in rima (Pg XXI 113 e Pd XIX 7; ma la forma era viva anche in prosa: cfr. Parodi, Lingua 260).

È di solito avverbio di tempo passato, indicante un'azione da poco compiuta (" poco fa ", " poco prima "): Vn XXXIV 2 Altri era testé meco; Pg XXI 113 perché la tua faccia testeso / un lampeggiar di riso dimostrommi?; XXIX 26 femmina, sola e pur testé formata (" tre qualità che avrebbero dovuto consigliare a Eva l'ubbidienza: l'esser donna, l'esser sola, l'esser appena uscita dalle mani di Dio ": U. Bosco, D. vicino, Caltanissetta-Roma 1966, 279), e 126 la terza [donna] parea neve testé mossa, ossia " caduta di fresco ", e quindi particolarmente bianca; XXXII 11 li occhi pur testé dal sol percossi (col rafforzamento del pur, come in XXIX 26: " or ora ").

Ma t. può essere impiegato anche come avverbio di tempo presente (" ora ", " in questo momento "): If VI 69 Poi appresso convien che questa [Parte] caggia / infra tre soli, e che l'altra sormonti / con la forza di tal che testé piaggia, ossia " che ora si destreggia " (" ora; ma I fatti chiariranno! ", Mattalia); oppure con riferimento a un futuro immediato: Pd XIX 7 quel che mi convien ritrar testeso, " ciò che ora dovrò riferire ".

Vocabolario
testé
teste testé avv. [dall’ant. testeso (v.)], letter. o raro. – Dianzi, poco fa: io ho t. ricevute lettere da Messina (Boccaccio); ora, adesso: convien ... che l’altra sormonti Con la forza di tal che t. piaggia (Dante); di qui a poco: ’l...
tèst
test tèst (raro tèsto o tèste) s. m. [dall’ingl. test «saggio reattivo», e questo dal fr. ant. test «vaso» (usato dagli alchimisti per saggiare l’oro), che è dal lat. testu o testum «testo2»] (pl. invar.; in passato, raram., tèsti). – Prova,...
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