TESORO (XXXIII, p. 662)
Tesoro pubblico (p. 664). - La fusione del Ministero del Tesoro con quello delle Finanze, avvenuta alla fine del 1922, venne a cessare nel 1944. Dopo un ulteriore breve periodo di unione (febbraio-giugno 1947) i due ministeri furono di nuovo scissi e fu istituito quello del Bilancio.
La Direzione generale del tesoro, che è stata radicalmente riorganizzata nel settembre 1947, sovraintende: al servizio della Tesoreria dello stato, svolto al centro dalla Tesoreria centrale, in gestione diretta, ed alla periferia dalla Tesoreria provinciale, gestita dalla Banca d'Italia, a mezzo delle sezioni di Tesoreria provinciale; agli altri uffici di gestione e controllo (Cassa speciale per i biglietti a debito dello stato, Zecca, principalmente per la monetazione metallica, Agenzia contabile dei titoli di debito pubblico); alla predisposizione e all'esecuzione di operazioni finanziarie e di tesoreria, occorrenti ai varî bisogni statali. Dalla Direzione generale medesima dipendono altresì gli Uffici provinciali del tesoro, che esplicano le loro attività soprattutto sulle entrate di pertinenza del Tesoro e sulle spese a carattere periodico (stipendî e pensioni).
Essa interviene in tutti i provvedimenti che hanno o possono avere relazione con la vita economica e finanziaria del paese e con il credito pubblico e perciò: esercita le funzioni attinenti alla circolazione del denaro pubblico (monetazione metallica e biglietti di stato) e al controllo sulla fabbricazione e sulla circolazione dei biglietti della Banca d'Italia; predispone e stipula gli accordi monetarî; presiede alla disciplina delle borse valori; interviene nella autorizzazione delle costituzioni e delle emissioni di obbligazioni delle società commerciali; autorizza le emissioni di obbligazioni da parte di provincie e comuni; partecipa alla conclusione e alla esecuzione degli accordi con l'estero per la materia finanziaria.
I compiti del Tesoro, durante la seconda Guerra mondiale e più ancora nel periodo postbellico, si sono notevolmente intensificati e accresciuti. Per la ripresa economica nazionale (ricostruzione, potenziamento e trasformazione delle aziende, riordinamento e rafforzamento dell'Istituto della ricostruzione industriale, finanziamento dell'industria meccanica, di enti, aziende e imprese varie di speciale interesse nazionale) vengono corrisposti dal Tesoro, direttamente o attraverso istituti di credito, specie l'Istituto Mobiliare Italiano, cospicue sovvenzioni per l'ammontare di diverse centinaia di miliardi di lire. Dalla fine del 1938 buoni ordinarî, emessi e gestiti dal Tesoro, sono passati da appena 11 miliardi, al netto di interessi, a oltre 736 miliardi al 25 marzo 1949, e la circolazione monetaria da poco più di 22 miliardi e mezzo - tra biglietti di banca e circolazione di stato - a oltre 926 miliardi complessivamente, comprese le lire militari alleate, al 31 gennaio 1949.
È da menzionare anche il servizio del Contenzioso valutario, che si occupa della istruzione e della definizione, sentita l'apposita commissione consultiva, delle contestazioni elevate dai varî organi di controllo a carico dei contravventori alle vigenti norme valutarie.
Non meno accresciute sono le funzioni svolte nel campo dei rapporti finanziarî con l'estero. Fra tali compiti primeggiano: la trattazione dei problemi connessi con le riparazioni di guerra; l'indennizzo dei beni italiani perduti all'estero; la liberazione dei beni bloccati a causa di guerra; la sistemazione dei rapporti finanziarî interrotti dalla guerra (clearings, prestiti all'estero, ecc.); i rapporti con gli organi sorti a Bretton Woods, cioè con il Fondo monetario internazionale e la Banca internazionale per la ricostruzione e lo sviluppo, con la Export-Import-Bank, con i governi delle Nazioni Unite per le cessioni di surplus e per gli aiuti UNRRA, Post-UNRRA, AUSA, interinali, ecc.; la prestazione delle garanzie del Tesoro per l'acquisto di navi all'estero oppure per la costruzione di navi per conto di committenti esteri; l'applicazione del piano Marshall e degli accordi interstatali che ne conseguiranno (principalmente unioni e conseguenti rapporti finanziarî e monetarî).