terzomondizzazione
s. f. Progressiva assimilazione ai Paesi del Terzo Mondo.
• Una malcelata e poco raccontata forma di terzomondizzazione della nostra società può stare dietro l’angolo, se le sirene degli uccelli del malaugurio cominciano a partorire non profezie sfigate ma osservazioni di dura realtà. E, profezie permettendo, la percezione della crisi fa già i suoi danni: dilata la figura della dama di carità in forme paradossali. (Angelo Mellone, Messaggero, 12 dicembre 2008, p. 27, Cultura & Spettacoli) • il ’68 rivendicava un’università di massa che, si sognava, avrebbe democratizzato la politica e l’economia; ora che l’università di massa minaccia di divenire una fabbrica di precari, ci si specchia nel destino dei giovani diseredati del Maghreb. Che abbia ragione la sociologa della globalizzazione Saskia Sassen quando parla di «terzomondizzazione» dell’Occidente? (Carlo Formenti, Corriere della sera, 29 marzo 2011, p. 50, Idee & opinioni).
- Derivato dalla loc. s.le m. terzo mondo con l’aggiunta del suffisso -izzazione.
- Già attestato nella Stampa del 25 maggio 1983, p. 1, Prima pagina (Vittorio Zucconi).