Terzo mondo
Tèrzo móndo locuz. sost. m. – L'espressione, coniata dal demografo francese Alfred Sauvy nel 1952 per identificare il gruppo di paesi che non appartenevano ai due blocchi contrapposti dell'Occidente capitalista e dell'Europa socialista, e che invece negli anni Sessanta aveva finito per contrassegnare l'insieme dei paesi sottosviluppati e in ritardo nel processo di crescita, a partire dalla fine della Guerra fredda risultava desueta e veniva sostituita dal concetto di paesi in via di sviluppo, cui a sua volta subentrava nel nuovo secolo quello di Global south. Non è cambiata, però, la connotazione centrata sulla povertà e sul significativo ritardo industriale di alcune aree del mondo rispetto a un modello di sviluppo occidentale. Non a caso, il successo industriale di alcuni paesi asiatici e latinoamericani ha permesso loro di essere liberati dalla collocazione nel T. m., espressione che resta ancora largamente usata nella comunicazione di massa per definire un largo numero di società e culture eterogenee del Sud dell'emisfero, ma anche per identificare condizioni di disagio e indigenza in regioni e luoghi dell'Occidente o per stigmatizzare i migranti provenienti dai paesi poveri del mondo.