TERMOLI (A. T., 24-25-26 bis)
Cittadina del Molise (provincia di Campobasso), la più importante località marittima nel tratto fra Vasto e il Gargano. La costa, diritta e unita, è interrotta qui da un promontorio roccioso, che protegge due piccole insenature; il promontorio, di forma ellittica, è interamente occupato dalla città vecchia, racchiusa da robuste mura, con vie anguste e tortuose. A sud, fuori delle mura, si è sviluppata la parte moderna, o Borgo Nuovo, che ha invece vie più ampie e rettilinee e questa negli ultimi decennî ha avuto il maggior incremento, tanto che nel 1931, dei 6214 ab. del centro, 4225 spettavano al Borgo Nuovo. Il comune è stato di recente accresciuto per l'aggregazione di San Giacomo degli Schiavoni (1092 ab. nel 1931) talché oggi abbraccia un'area di kmq. 70,3, con una popolazione totale di 7899 ab. (dei quali 780 circa sparsi nelle campagne). Termoli ha una stazione ferroviaria sulla linea Ancona-Foggia; è un centro soprattutto peschereccio; sono in corso lavori di ampliamento del porto.
Monumenti. - Il duomo di Termoli soltanto nei lati scoperti all'esterno presenta l'antica struttura in pietra da taglio, essendo stato l'interno ricostruito dopo il terremoto. È una delle ultime produzioni della grande scuola pugliese del sec. XII e la più settentrionale.
Stilisticamente sembra venire subito dopo la collegiata di Foggia, di cui riproduce il disegno, e come questa, nelle lunghe lesene collegate da archi di scarico ciechi, dimostra la discendenza dai motivi pisani. Il portale maggiore sormontato da più archivolti a ferro di cavallo, ricco di un altorilievo nella lunetta e di statue messe a sbalzo al disopra delle pilastrate, si può dire caratteristico di questa scuola come le finestre bifore inserite negli spazî intercedenti tra le lesene. La parte superiore della facciata con la grande finestra circolare e l'abside sono opere di ricostruzione del sec. XIII.
In Termoli sono notevoli avanzi delle torri che difendevano il castello innalzato da Federico II a guardia di quel porto.
Bibl.: É. Bertaux, L'art dans l'Italie mér., I, Parigi 1904.