termine
tèrmine [Der. del lat. terminus "limite, confine"] [ALG] Ciascuno degli elementi sui quali opera una legge di composizione algebrica, come, per es., nell'aritmetica i t. di un'addizione sono i suoi addendi, di una moltiplicazione i suoi fattori, di una frazione il numeratore e il denominatore. ◆ [ALG] [FAF] Nella logica matematica, in una teoria formalizzata del primo ordine o di ordine superiore, ogni costante individuale (se ve ne sono), ogni variabile individuale, ogni simbolo di funzione n-aria (se ve ne sono) seguita da n termini che generalm. si usa racchiudere tra parentesi tonde; in partic., t. chiuso è un t. nel quale non compaiono variabili libere, t. aperto è un'espressione tale che sostituendo in essa le variabili con costanti, viene trasformata nella designazione di un oggetto. ◆ [EMG] T. di monopolo e di dipolo: v. elettrostatica nel vuoto: II 388 d. ◆ [MCS] T. d'urto: v. gas, teoria cinetica dei: II 822 f. ◆ [FAF] T. libero: v. logica: III 485 b. ◆ [ELT] T. minimo e massimo: v. circuiti logici: I 619 b. ◆ [ALG] T. simili di un polinomio: sono i monomi nei quali compaiono le stesse incognite, ciascuna con il medesimo esponente e che, pertanto, possono essere ridotti a un solo monomio. ◆ [FAF] Classe dei t.: nella logica dei predicati, l'insieme di tutte le espressioni atte a designare gli individui e le variabili individuali: v. logica: III 484 c.