Mistica spagnola (Ávila 1515 - Alba de Tormes 1582). Entrata nell'Ordine delle carmelitane, svolse un'intensa attività di riforma all'interno di esso, con la fondazione di nuovi conventi. Fu prodiga autrice di libri nei quali raccontò la sua esperienza spirituale e le sue visioni mistiche e grazie ai quali è inserita nel novero dei grandi scrittori spagnoli del secolo d'oro. Le sue opere sono ancora molto diffuse e tradotte anche in italiano.
Vestì l'abito carmelitano nel convento dell'Incarnazione in Ávila (1536; professione 1537). Fino al 1555 soffrì molto per malattie e per crisi spirituali. Dal 1555 ebbe più volte visioni mistiche, che ella stessa raccontò (Libro de la vida, 1562-65; Camino de perfección, 1564-67; altre opere: Libro de las fundaciones, 1573-80, contenente la storia della sua vita; Castillo interior o Libro de las siete moradas, il capolavoro di s. T., che fu scritto fra il giugno e il novembre 1577; l'Epistolario, che raccoglie forse un terzo delle lettere da lei scritte; ecc.). Nel 1560 ebbe la prima idea della riforma dell'ordine delle carmelitane, che dal 1452 aveva mitigato la sua regola, e che s. T. con l'autorizzazione di Pio IV (1562) ricondusse all'antica severa austerità, attraverso una vigorosa attività di riforma che va dal 1567 alla morte; visitò tutta la Spagna e fondò complessivamente trentadue conventi di carmelitane e, con l'aiuto di s. Giovanni della Croce (v.), di carmelitani scalzi. Morì durante uno di questi viaggi. Santa T. non ebbe cultura propriamente letteraria; scrisse quasi tutto in prosa, in lingua schiettamente castigliana, ricca, spontanea come quella dell'uso vivo, anche nell'ortografia; con uno stile semplice e sobrio, pittoresco di modi popolari, nel quale seppe esprimere i più ardui concetti della teologia mistica. Alcune sue opere si sono salvate a stento dalla distruzione in manoscritto ad opera dei persecutori della religiosa (il nunzio Filippo Sega, il generale dell'ordine, i carmelitani "mitigati"). Beatificata nel 1614, fu canonizzata da Gregorio XV il 12 marzo 1622 e proclamata (1970) da Paolo VI dottore della Chiesa. Festa, 15 ottobre.