Hill, Terence. – Pseudonimo dell’attore e regista italiano Mario Girotti (n. Venezia 1939). Dopo un precocissimo esordio nel 1951 nella pellicola Vacanze col gangster di D. Risi, seguito dalla recitazione (ancora sotto il nome di Mario, o Marco, Girotti) in piccole parti in film di registi quali M. Bolognini (La vena d’oro, 1955), F. Maselli (Gli sbandati, 1955) e G. Pontecorvo (La grande strada azzurra, 1957), ha raggiunto una certa notorietà con l'interpretazione ne Il gattopardo (1963) di L. Visconti, sebbene la sua fama sia indissolubilmente legata al felice e prolungato sodalizio con B. Spencer, iniziato nella pellicola Dio perdona… io no! (1967) e proseguito con una lunga serie di film tra i quali si citano qui I quattro dell’Ave Maria (1968), Lo chiamavano Trinità… (1970), ...continuavano a chiamarlo Trinità (1971), Porgi l’altra guancia (1974), I due superpiedi quasi piatti (1977), Io sto con gli ippopotami (1979), Chi trova un amico trova un tesoro (1981), Nati con la camicia (1983), Non c’è due senza quattro (1984), Miami Supercops (I poliziotti dell’8ª strada) (1985) e Botte di Natale (1994), di quest’ultimo essendo anche regista. Caposaldo assoluto della produzione cinematografica italiana nel genere spaghetti western, il duo Spencer - Hill (insignito nel 2010 del David di Donatello alla carriera) ha raggiunto negli anni Settanta-Ottanta popolarità mondiale - apprezzato anzi più all’estero che in Italia -, recando la cifra stilistica di un umorismo garbato e carico di valori e buoni sentimenti in cui a H. è assegnato il ruolo del pistolero agile e guascone, a fare da contrappeso alla burbera e indolente bonarietà di Spencer. Artista versatile, H. si è felicemente misurato anche con la recitazione televisiva: dopo Lucky Luke (1992), dal 2000 al 2022 è stato protagonista della fortunata serie Don Matteo, che ha contribuito a rilanciarlo dopo la lunga pausa degli anni Novanta e alla quale sono seguiti, tra gli altri, i film e le serie tv L'uomo che sognava con le aquile (2006), L'uomo che cavalcava nel buio (2009), Doc West (2009) e Un passo dal cielo (2011-15). Nel 2018, a oltre vent’anni dalla sua ultima apparizione sul grande schermo nella pellicola Cyberflic (Potenza virtuale, 1997), l’attore ha diretto e interpretato My name is Thomas (2018), che costituisce la compiuta sintesi dei suoi topoi recitativi e del suo percorso umano.