terapia integrata
Forma di psicoterapia derivante dalla sintesi teorica e pratica di approcci clinici differenti: dal cognitivismo alla psicoanalisi e agli approcci umanistici. L’integrazione teorica implica la combinazione dei risultati empiricamente consolidati delle diverse teorie esistenti riguardo la struttura della mente e lo sviluppo della psicopatologia. Gli elementi più rilevanti di integrazione teorica sono soprattutto la focalizzazione sulla esperienza emotiva ‘qui e ora’ del paziente – capace di attivare processi di consapevolezza – e le teorie dell’attaccamento relative dapprima alla serie di esperienze di accudimento e protezione dei genitori rispetto al bambino, e poi a quelle di separazione-individuazione dell’individuo stesso durante la crescita. Nell’approccio della t. i. gli aspetti fondamentali della psicopatologia consistono nella fissità e rigidità dei vissuti emotivi primari, che si suppone siano correlati con la costruzione di sistemi cognitivi illusori e paradossali. Elemento importante della t. i. è l’eclettismo tecnico, ossia la scelta, da parte del terapeuta, di metodi e procedure differenti per l’aiuto al paziente in base alle sue specifiche caratteristiche cliniche. Le tecniche psicoterapeutiche non sono mai separate dal contesto della relazione terapeutica e dalle sequenze del processo clinico, inteso come dinamica interpersonale guidata dal terapeuta verso il riconoscimento, da parte del paziente, dei suoi blocchi emotivi e degli schemi cognitivi e valoriali disfunzionali. L’integrazione tecnica consiste perciò nell’utilizzo di una vasta gamma di metodologie (dalle tecniche comportamentali a quelle cognitive e psicoanalitiche) in base al profilo di personalità del paziente e alla sua specifica condizione sintomatologica; tuttavia, tutte le tecniche sono sempre rivolte allo sviluppo delle capacità di consapevolezza, di padronanza di sé, di scelta e di assunzione di responsabilità del paziente. Di particolare importanza sono le tecniche che promuovono nel paziente le capacità di consapevolezza emozionale, di espressione emotiva, di narrazione di sequenze della storia personale con codici diversi (parola, movimento, fantasia, sogno), di ricerca ed espressione attiva di nuovi comportamenti.