Vedi TEPE HISSAR dell'anno: 1966 - 1997
TEPE HISSAR
Collinetta disabitata dell'Iran, regione di Gurgan, presso Astarabad ai margini E della piana litoranea caspica.
La collina, frequentata da scavatori irregolari fin dal 188o, ha reso una quantità di ceramiche disperse oggi in varî musei (v. bibl.). Identificata dallo Herzfeld nel 1925 nei dintorni di Damghan, vi sono stati praticati scavi ad opera dell' Università di Pennsylvania, diretti da E. F. Schmidt, nel 1931 e 1932. Sono state definite stratigraficamente tre fasi protostoriche, denominate I (I A; I B; I C), II (II A; II B), III (III A; III B; III C), e archeologicamente così caratterizzate:
I A: ceramica a mano, assai abbondante: coppe a fondo ovoide, calici su piede con ampia bocca; è usato un fondo color bruno rosso decorato in grigio scuro; motivi puramente geometrici, prevalentemente a ritmo spezzato.
I B: ceramica eseguita al tornio o a ruota libera, con fondo bruno chiaro e decorazione bruno scuro. Appaiono motivi vegetali e animali stilizzati: alberelli, tralci, anatrelle, gazzelle. In entrambi gli strati tracce di costruzioni in mattoni crudi. Cronologia: IV millennio a. C.
I C: la ceramica ha ora fondo grigio, la decorazione è bruno nero, la composizione si accentra in campi metopali disposti prevalentemente in serie verticali.
II A: continua la ceramica dipinta, ora a fondo bruno rosso e decorazione grigio nero, cui si associa il vasellame a lustro grigio. Fra i motivi decorativi prevalgono leopardi e stambecchi, in stilizzazioni esili e manierate. Appaiono figurette umane in terracotta, come anche l'impiego del rame nei sigilli.
II B: domina ormai la ceramica grigia a lustro; numerosi i monili in bronzo. In tutto il gruppo di strati II sono tracce di costruzioni in mattoni cotti. Cronologia: fine IV-inizî III millennio a. C.
III A: ha l'aspetto di uno strato di transizione, povero di resti.
III B: vasellame a lustro grigio nero, decorato con incisioni; tipici i nuovi vasi a lungo becco, le brocche piriformi, le coppe a corno. Numerosi oggetti in alabastro. Grande sviluppo della metallurgia, applicata al vasellame; tipici "scettri" sormontati da stella a sei raggi e ibex, o da gruppi umani. Statuine umane in bronzo.
III C: come il precedente, con maggior abbondanza di oggetti in alabastro. Cronologia della fase III: prima metà III millennio a. C.
Di fasi storiche più tarde restano documenti solo per l'età sassanide. Invano lo Schmidt vi cercò la capitale parthica di Hecatompylos; rinvenne invece un palazzo e un tempio del fuoco dell'epoca di Kavad I (488-531), notevole soprattutto per i resti di decorazioni in stucco.
Bibl.: E. F. Schmidt, in Museum Journal of Philadelphia, XXXII, 1933; id., Excavations at T. H., Philadelphia 1937; A. U. Pope, in Ill. London News, 4813, 1933, pp. 116-119; R. de Mecquenem, in Mémoires de la Délégation en Perse, XX, 1928, pp. 125-126; M. R. Warren, in A Survey of Persian Art, I, Londra 1938, pp. 151-162, figg. 17-20; S. Piggott, in Antiquity, XVII, 1934, pp. 169-182; D. H. Gordon, in Iraq, XIII, 1951, pp. 50-61; L. Vanden Berghe, Archéologie de l'Iran Ancien, Leida 1959, pp. 10-14.