Dottrina evolutiva dello sviluppo che dominò per più di un secolo (metà del 17°-fine del 18°), secondo cui nell’uovo e nello spermatozoo era presente il nascituro, già completo in tutte le sue parti. Gautier d’Agoty, N. Hartsoeker, A. van Leeuwenhoek e altri ammisero la p. nello spermio e furono perciò detti animalculisti o vermicellai, dal nome di animalcula o di vermicoli spermatici dato agli spermatozoi; altri invece, come C. Bonnet, M. Malpighi, J. Swammerdam, A. von Haller, sostennero la p. nell’uovo. Bonnet (1791) spinse la sua teoria fino ad ammettere che l’organismo contenuto nell’uovo racchiudesse tutti i germi delle future generazioni quasi come incapsulati gli uni negli altri (teoria dell’emboîtement des germes o degli ‘inviluppi’). Alla teoria della p., dimostrata insostenibile dai fatti osservati, si contrappose, alla fine del 18° sec., quella della epigenesi introdotta da K.F. Wolff (1759), secondo la quale nell’uovo fecondato nulla vi è di preformato, ma l’organismo si forma con tutte le sue parti prodotte gradatamente o organizzate ex novo.