teoria dell’apprendimento incentivo
Insieme di teorie e modelli dell’apprendimento, sviluppato originariamente da Clark L. Hull e Kenneth W. Spence negli anni Cinquanta del secolo scorso, che spiega le differenze nell’intensità di un’associazione tra uno stimolo (S) e una risposta (R) che porta a una gratificazione desiderata (il rinforzo). Secondo la teoria dell’incentivo, sono necessarie alcune condizioni accessorie, all’interno del sistema che apprende – che può essere un animale da laboratorio o un essere umano – affinché una R, seppure ben appresa, si manifesti concretamente. La principale condizione accessoria è appunto l’incentivo, una forma di motivazione non biologica bensì appresa: ripetute esperienze di apprendimento consolidano nell’individuo l’aspettativa che una certa R ben appresa, e associata a determinati S ambientali, porterà al rinforzo con una certa probabilità. Così, per es., è possibile dimostrare che al variare della quantità di rinforzo di cibo, varierà anche la velocità con cui un ratto affamato percorrerà un labirinto (già in precedenza ben conosciuto, quindi ben appreso) alla ricerca del luogo giusto per ottenere il rinforzo. (*)