teorema
teorèma [Der. del lat. theorema, dal gr. theórema "ricerca, meditazione"] [FAF] (a) Nelle scienze deduttive (tipic., nella matematica), ogni enunciato che può essere dedotto logicamente dagli enunciati primitivi, detti assiomi o postulati. In un sistema assiomatico moderno la distinzione fra t. e assiomi non è però netta e assoluta, in quanto il sistema costituisce un insieme organico di enunciati nel quale si può, in generale, cominciare con alcuni o con altri enunciati. (b) In un sistema formale, l'ultima formula di una dimostrazione (detta anche enunciato dimostrabile), cioè l'ultima di una sequenza finita di formule tali che ciascuna di esse o è un assioma o è una conseguenza immediata di formule precedenti ottenuta in base a una delle regole di inferenza. ◆ [MCQ] T. asintotico: v. campi, teoria quantistica dei: I 478 d. ◆ [FSN] T. CPT: → CPT. ◆ [TRM] T. del limite centrale: v. limite centrale, teorema del. ◆ [FAF] T. di correttezza e di completezza della logica dei predicati: v. logica: III 485 c. ◆ [ELT] T. fondamentale di una funzione booleana: v. circuiti logici: I 619 e. ◆ [FAF] T. invertibile e inverso: un t. invertibile e quello tale che, se si scambia nell'enunciato l'ipotesi con la tesi, si ottiene un nuovo t., detto t. inverso.