TEONE Grammatico (Θέον, Theon)
Figlio di Artemidoro, visse probabilmente ad Alessandria durante il principato di Augusto, e fu, come si diceva allora, un grammatico, cioè critico e commentatore di testi letterarî ed esperto di questioni affini.
Pare che la sua attività si sia rivolta favorevolmente verso i poeti alessandrini, e si ha notizia di suoi commenti esegetici a Callimaco, Licofrone, Teocrito, Apollonio, Nicandro. È poi attestato un suo commento all'Odissea; e un frammento papiraceo ci fa pure fede del suo commento a Pindaro. Infine il suo interesse per il teatro greco è testimoniato dalla notizia di una sua raccolta di Λέξεις κωμικαί (cioè di parole rare o difficili usate dai comici, disposte in ordine alfabetico, e spiegate nel significato), e dal papiro degli Ichneutai di Sofocle, dove in margine sono segnate 15 varianti col nome di Teone.
Bibl.: La più esatta e aggiornata esposizione è quella di C. Wendel, in Pauly-Wissowa, Real-Encycl., V A, col. 2038 segg.