TEOFILO
. Giurista bizantino dell'età di Giustiniano, professore fra i più celebrati dell'università di Costantinopoli. Fece parte delle commissioni legislative per la compilazione del primo Codice (528-29), del Digesto (530-33), delle Istituzioni (533): il fatto che nel 534 non abbia partecipato a quella per la seconda edizione del Codice ha lasciato supporre che fosse morto in quel torno di tempo, ma la cosa è controversa. Pare che nella compilazione del Digesto abbia avuto specialmente affidata la preparazione dei libri XII-XXVII, il che avrebbe potuto coincidere con la presidenza della sottocommissione sabiniana, già per altri riflessi attribuita da studiosi recenti alla sua autorità.
Negli scolî dei Basilici è sfruttato largamente un suo riassunto (Index) greco del Digesto, che non sembra però essere stato condotto oltre il libro XXIII: non è del resto impossibile che il commentario fosse già stato preparato in precedenza su compilazioni parziali usate nelle scuole di diritto.
Una parafrasi greca delle Istituzioni giustinianee, conservata in ben 14 manoscritti, porta il nome di Teofilo antecessore. L'identificazione di questo con T., già proposta nel 1543 da V. Zwichem primo editore dell'opera, e da molte parti aspramente negata, è tuttora prevalente, malgrado gli attacchi di C. Ferrini. Al quale anzi è accaduto di confortarla con un argomento principe, pubblicando di su un codice parigino una serie di scolî alla parafrasi stessa, preparati nel sec. VI e portanti l'attribuzione a T. (C. Ferrini, Opere,1, p. 139 segg.). Riuscita è invece al Ferrini stesso la dimostrazione che l'autore della parafrasi aveva lavorato in parte direttamente sulle Istituzioni di Gaio; o piuttosto, forse, su uno di quei varî adattamenti postclassici, che circolavano sotto il nome di aurea o di res cotidianae.
Bibl.: J. H. Böhmer, Diss. praeliminaris de Paraphrasi Theophili, Halle 1728 (ripubblicato nell'edizione della Parafrasi di W. O. Reitz, L'Aia 1751, II, p. 1171 (segg.); J. H. Mylius, Historia Theophili, Leida 1733 (ripubblicato ibid., II, p. 1034 segg.); C. Ferrini, Opere, I, Milano 1929, p. i segg.; E. Brokate, De Theophilinae quae fertur Iust. Inst. Paraphrasi, Strasburgo 1886; E.-K. Zachariae von Lingenthal, Aus und zu den Quellen des röm. Rechts, in Zeitschr. Sav.-St., X (1889), p. 257 segg.; H. Peters, Die oströmischen Digestenkommentäre und die Entstehung der Digesten, Lipsia 1913; V. Arangio-Ruiz, Visita ai Basilici, in Studi in Mem. di A. Albertoni, I, Padova 1934, p. i segg.; F. Pringsheim, Die Entstehungszeit des Digestenplanes und die Rechtsschulen, in Atti Congresso internaz. dir. rom., I, Pavia 1934, p. 489 segg.; B. Kübler, in Pauly-Wissowa, Real-Encycl., V A, Stoccarda 1934, col. 2138 segg.