Figlio (m. 842) di Michele II, cui succedette (829) e di cui continuò la politica iconoclastica. Saggio amministratore, combatté con varia fortuna gli Arabi della Cilicia e della Mesopotamia, riuscendo (841) a concludere una tregua. Si adoperò per formare una lega contro gli Abbasidi, rivolgendosi a Venezia, a Ludovico il Pio e al califfo di Cordova. Morì lasciando la corona al figlio Michele III, sotto la reggenza della madre Teodora.