TEOFANO imperatrice d'Oriente
Discendente secondo alcune fonti, di una antica e nobile famiglia asiatica; figlia, secondo altre, di un oste di Costantinopoli, fu donna bellissima e di animo perfido. All'età di quindici anni fu sposata, nel 956, da Romano II che, tre anni dopo, successe al padre, Costantino VII Porfirogenito, sul trono d'Oriente. Romano II regnò quattro anni. Alla sua morte (15 marzo 963) T., che allora aveva 22 anni e quattro bambini, assunse la reggenza per i figli: Basilio II (il futuro Bulgaroctono) e Costantino VIII; ma ben presto, sentendosi minacciata dalla potenza del ministro Bringas, essa si appoggiò al glorioso generale Niceforo Foca al quale con la sua mano concesse la corona imperiale (20 settembre 963). Questo matrimonio portò a una delle più spaventevoli tragedie della storia bizantina. Rafforzatasi sul trono, T. prese ben presto in odio il marito sia per la disparità di gusti, di carattere e di età che esisteva fra loro, sia perché s'innamorò di un altro uomo, il prode generale Giovanni Zimisce. Scopertasi la tresca, i due amanti ordirono una congiura e nella notte fra il 10 e l'11 dicembre 969, Niceforo Foca fu assassinato. Questo delitto segnò anche la caduta di T. Per avere la corona Giovanni Zimisce dovette allontanare dalla corte la sua complice la quale fu esiliata e chiusa in un monastero dove stette sei anni. Essa poté rientrare a Costantinopoli dopo la morte di Giovanni, all'avvento del di lei figliuolo Basilio II (976). Visse da allora senza far parlare più di sé, tanto che non è noto quando morì.
Bibl.: G. Schlumberger, Un empereur byzantin au Xe siècle. Nicéphore Phocas, Parigi 1890; Ch. Diehl, Figures byzantines, Ia ser., ivi 1920; A. Pernice, Imperatrici bizantine, in Studi bizantini a cura dell'Istituto per l'Europa Orientale, Roma 1924.