TEODULO
. È con tutta probabilità lo pseudonimo dell'ignoto autore della famosa Ecloga Theoduli, scritta verso la metà del secolo IX, e largamente diffusa in tutta Europa, specie come testo scolastico fino al sec. XVI, insieme con i cosiddetti Libri catoniani.
Questo componimento poetico di 370 versi esalta in forma dialogica la vittoria del dogma cristiano sul paganesimo. L'autore pone la scena della tenzone pastorale nei dintorni di Atene e ne fa attori il pastore Pseustis pagano, una pastorella di stirpe davidica Alithia, e Fronesis arbitra della contesa. La situazione è simile a quella della terza egloga di Virgilio, ma qui tutti i personaggi sono allegorici e significano rispettivamente la falsità del paganesimo, la verità cristiana, e la ragione umana giudicante. Ciò spiega la straordinaria fortuna che, specialmente in Francia, arrise all'Ecloga che ebbe glosse e commenti numerosi, fra i quali quello di Bernardo da Utrecht (sec. XI). L'incertezza sul nome, che alcuni leggevano Teodolo altri Teodoro, indusse tempo addietro ad ascriverla a questo o quel vescovo del sec. V o VI, talvolta confondendola con altra egloga bizantina di maestro Tommaso detto anehe "Theodulos Monachos" (circa 1300), oppure ad assegnarle provenienza italiana; ma oggi alcuni inclinano a identificarne l'autore col benedettino Gotescalco di Orbais teologo e poeta della prima metà del sec. IX: il nome Teodulo grecamente, infatti, traveste il significato del barbarico Gotescalco: servo di Dio (Θεοῦ δοῦλος). Tuttavia questa attribuzione urta contro gravi difficoltà perché la tecnica del verso non consentirebbe una datazione anteriore al sec. X.
Ediz.: Dopo le ediz. di I. G. S. Schwabe, Halle 1723, e di A. Beck, Marburgo 1836, v. quella di J. Osternacher, Urfahr 1902, ripetuta con commento, ivi 1907.
Bibl.: A. Tobler, Tandoret?, in Zeitschr. f. roman. Philol., XXII (1898), pp. 92-94; G. L. Hamilton, Theodulus, a mediaeval textbook, in Modern Philology, VII (1910), pp. 169-185; id., ibid., VIII (1911), p. 611 segg.; M. Manitius, Gesch. d. latein. Liter. d. Mittelalters, I (1911), pp. 568-74; M. Boas, De libror. catonian. histor., in Mnemosyne, XLII (1914), pp. 17-46; J. Osternacher, Die Ueberlieferung der Ecl. Theod., in Neues Archiv, XL (1915), pagine 331-376; K. Strecker, Ist Gottschalk der Dichter der Ecl. Th.?, ibid., XLV (1923), pp. 18-23.