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PRODROMO, Teodoro

di Silvio Giuseppe Mercati - Enciclopedia Italiana (1935)
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PRODROMO, Teodoro (Πρόδρομος)

Silvio Giuseppe Mercati

Poligrafo bizantino, nato a Costantinopoli circa l'anno 1098. Discepolo di Michele Italico, visse in gravi strettezze finanziarie da cui non valsero a liberarlo le poesie e le prose, con cui sollecitava il soccorso degl'imperatori Giovanni e Manuele Comneno e di altri, a personaggi influenti, come il giurista Alessio Aristeno. Per qualche tempo insegnò nella scuola presso i SS. Pietro e Paolo: nell'annesso ricovero, afflitto da malattia cronica, trascorse gli ultimi anni.

Ebbe ammiratori appassionati, come Niceta Eugeniano che compose ampollose monodie in morte del maestro, ma anche nemici, come un certo Varys, che lo tacciò di eresia: ribatté l'accusa con una virulenta invettiva in giambi. Però sulla persona del P. i critici sono discordi, e specie per l'attribuzione delle poesie in greco volgare. Chi distingue due autori, chi persino tre (Prodromo, Ptochoprodromo, ossia P. mendicante e Ilarione Ptochoprodromo): la questione potrà essere definita, quando sarà stata pubblicata e vagliata criticamente l'intera produzione letteraria, che nei manoscritti va sotto il nome di P., e comprende i generi più svariati in prosa e in poesia, in lingua classicheggiante e in volgare. Ricordiamo il prolisso e tedioso romanzo Gli amori di Rodante e Dosicle in trimetri giambici; un poemetto astrologico, la Catomyomachia (Battaglia dei topi e del gatto) a imitazione della Batracomiomachia; 'Απόδημος ϕιλία (Amicizia in esilio), Versi sui dodici mesi con precetti dietetici e meteorologici; una sinossi dei libri del Vecchio e Nuovo Testamento in tetrastici eroicoelegiaci e giambici; i dialoghi Amaranto o gli amori di un vecchio e la Vita all'incanto di poeti e uomini politici, felice imitazione di Luciano. Singolare importanza storica rivestono le prose e poesie di occasione, in cui celebra non solo le spedizioni militari di Giovanni Comneno (1118-1143), ma anche i diversi eventi lieti e tristi di tutta la famiglia Comnena. È grande merito del P. di avere introdotto nella letteratura il volgare parlato.

Edizioni: Migne, Patr. Graeca, CXXXIII, coll. 1003-1424. Il romanzo in Hercher, Scriptores erotici Graeci, II (Lipsia 1859), 287-434. La Catomyomachia, a cura di R. Hercher, Lipsia 1873; l'Amicitia exulans a cura di F. Dübner in Euripidis fragmenta, Parigi 1846, pp. 71-97; L. Sternbach, Spicilegium Prodromeum, Dissert. philol. Acad. Cracov., 39 (1904), 339-369. Per il componimento scolastico Σχέδη μυός, v. C. Horna, Analekten zur byzant. Literatur, Vienna 1905 e Studi Bizantini II (1927), 13-17. E. Kurz, Unedierte Texte, in Byzant. Zeitschrift, XVI (1908), 69-119. A. Maiuri, Anecdota Prodromea, in Rendic. Accad. Lincei, Scienze morali, S. 5, XVII (1908), 518-554; D. C. Hesseling e H. Pernot, Poèmes Prodromiques en grec vulgaire, Amsterdam 1910; A. Maiuri, Una nuova poesia volgare di T. P., in Byzant. Zeitschrift, XXIII (1920), 397-407. Poesie di T. P. e due monodie di Niceta Eugeniano in morte del primo, in Studi Bizant. e Neoellen., IV (1935), 218-236.

Bibl.: K. Krumbacher, Geschichte der byzant. Litteratur, 2, ed. Monaco 1897, pp. 749-760, 804-806; S. P. Papadimitriu, T. P. (in russo), Odessa 1905 e la critica di E. Kurz, in Byzant. Zeitschrift, XVI (1907), pp. 289-300; Ch. Diehl, Figurs byzantines, s., 2ª, Parigi 1908, pp. 134-163; A. Maiuri, Un poeta mimografo bizantino, in Atene e Roma, 1910, pp. 17-26; H. Pernot, Les poèmes Prodromiques, Études de littérature grecque moderne, Parigi 1916.

Vedi anche
Comnèna, Anna Comnèna, Anna. - Figlia (1083-1148 circa) dell'imperatore Alessio I, donna di vasta cultura (è autrice di un'opera storica, Alessiade, in onore del padre), per un momento fu erede del trono e, alla morte del padre, cospirò invano contro il fratello Giovanni Comneno per far salire al trono il marito Niceforo ... Coniate, Niceta Politico, storico e teologo bizantino (n. Chonae metà sec. 12º - m. Nicea, tra il 1210 e il 1220); fratello e discepolo di Michele, ebbe importanti cariche civili; sotto Alessio V cadde in disgrazia. Dopo l'occupazione latina di Costantinopoli (1204) si rifugiò a Nicea, presso Teodoro Lascaris. La sua ... Giovanni II Comneno imperatore d'Oriente Giovanni II Comneno (gr. Κομνηνός) imperatore d'Oriente, detto nella tradizione bizantina Calogiovanni. - Successore (1088-1143) di Alessio I nel 1118, ne continuò l'opera ampliando i confini dello stato e consolidando la nuova dinastia. Sconfitti i Peceneghi (1121-22), vinse i Serbi e tolse Belgrado ... Alèssio I Comneno imperatore d'Oriente Alèssio I Comneno imperatore d'Oriente. - Nipote (n. 1048 - m. Costantinopoli 1118) di Isacco Comneno, fu il vero fondatore della dinastia. Avendo sposato una principessa imperiale, Irene Ducas, si fece proclamare imperatore in Skiza (Tracia) insieme con il figlio di Michele VII, Costantino Ducas, che ...
Altri risultati per PRODROMO, Teodoro
  • Pròdromo, Teodoro
    Enciclopedia on line
    Scrittore bizantino (sec. 11º); introdusse nella letteratura il volgare parlato. Sotto il suo nome, e sotto quelli di Ptocoprodromo (Prodromo il Mendico) o di Ilarione Ptocoprodromo, vanno molte opere, come il romanzo Gli amori di Rodante e Dosicle, in trimetri giambici; La battaglia dei topi e del ...
Vocabolario
pròdromo
prodromo pròdromo s. m. [dal lat. prodrŏmus «messaggero, precorritore, staffetta», gr. πρόδρομος, agg. «che corre avanti» e s. m. «precursore», comp. di προ- «pro-2» e del tema δρομ- «correre»]. – 1. Circostanza, fatto, indizio che precede...
prodròmico
prodromico prodròmico agg. [der. di prodromo] (pl. m. -ci), non com. – Che ha valore di prodromo, che preannuncia qualche cosa: segni prodromici. In partic., in medicina: sintomo p., manifestazione morbosa, senza carattere specifico, che...
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