ORFANÍDES, Teodoro (Θεόδωρος 'Ορϕανίδης)
Botanico e poeta neo-greco, nato a Smirne nel 1817, morto nel 1886. Studiò in patria e a Parigi (1844-1848), perfezionandosi nelle scienze naturali, insegnò botanica nell'università di Atene e fu direttore di quell'Orto botanico.
Dopo avere esplorato le montagne della Grecia e le regioni circonvicine, raccolse e descrisse la flora greca, legando il suo nome ad alcune specie, come la Viola Orphanides, Euphorbia Orphanides, Rosa Orphanides. Fu anche poeta e godette grande popolarità tra il 1850 e il 1860. Due suoi poemetti, Χίος δούλη (Scio in schiavitù) e Πύργος τῆς Πέτρας (Torre di Pietra), sono tratti dalla storia della dominazione latina. Un terzo poemetto "Αγιος Μηνᾶσ (San Menna) che tratta un episodio del massacro di Scio nel 1821, d'ispirazione byroniana, fu causa d'una virulenta polemica in seguito a una mancata premiazione.
Talento eminentemente satirico, l'O. fece i primi tentativi dietro le orme di Alessandro Sotsos, pubblicando il Menippo e l'Arciere (Τοξότης). In Τίρι-λίρι descrive un comico episodio di caccia.
Bibl.: 'Ορϕανίδου τὰ ἅταντα, Atene 1915; Th. Ambelas, T. O., e l'epoca sua (in neogreco), in Διαλέξεις περὶ ‛Ελληνικῶν ποιητῶν τοῦ ιϑ' αι'ῶνος, I, Atene 1925, pp. 331-400.