TEODORO di Focea
Architetto della tholos nel santuario di Atena Pronaia a Delfi; di altri edifizî suoi non abbiamo notizia.
La tholos era un edifizio circolare in marmo pentelico, su tre gradini. Il colonnato esteriore era costituito da venti colonne doriche; le metope erano adorne di scene rappresentanti lotte contro Amazzoni e Centauri; la sima era decorata da teste leonine alternate con rami di acanto. La cella aveva un diametro esterno di m. 8,33 ed era abbellita da colonne corinzie, forse dieci di numero addossate alla parete e poggiate su uno zoccolo. A che uso fosse destinata la tholos è dubbio: l'ipotesi più probabile è che fosse un tempio consacrato ad Atena, e che quindi la cella contenesse semplicemente il simulacro della dea. Per lo stile delle parti figurate e per le proporzioni delle singole parti dell'edificio, questo va attribuito agli ultimi anni del sec. V o ai primissimi del IV. Il fregio della sima presenta elementi ionici che, inseriti in un edificio dorico, sono come la firma dell'artista che non poteva rinnegare del tutto la sua origine. T. illustrò questa sua opera in uno scritto, che è andato perduto.
Bibl.: Charbonneaux e Gottlob, La tholos de Delphes, in Fouilles de Delphes, II, ii, Parigi 1925, soprattutto pp. 28-32; F. Schober in Pauly-Wissowa, Real-Encycl., suppl. V, col. 145 segg., e V A, col. 1917, n. 193).