TEODORO di Asine
Filosofo greco del secolo IV d. C. Fu uno dei più notevoli rappresentanti della cosiddetta scuola neoplatonica di Siria, fondata da Giamblico, di cui T., che già era stato scolaro di Porfirio, divenne il principale seguace. Nelle sue dottrine mirò a proseguire quell'elaborazione della metafisica plotiniana, che Giamblico aveva orientata nel senso di una moltiplicazione dei gradi ipostatici, aprendo così la via alla definitiva sistemazione di Proclo.
Le sue concezioni erano esposte in commentarî a dialoghi platonici, tra cui doveva avere particolare importanza quello dedicato al Timeo, che è più volte citato da Proclo nel suo commento della stessa opera. Altre citazioni da T., che s'incontrano nel commentario di Proclo alla Repubblica, debbono analogamente esser desunte da una sua opera dello stesso genere. Riferimenti a dottrine di T. s'incontrano anche nell'In Platonis Theologiam di Proclo, nel commentario di Ammonio ai Primi Analitici di Aristotele e in quello di Olimpiodoro al Fedone platonico. Di tali testimonianze manca ancora una silloge.
Bibl.: E. Zeller, Die Philosophie der Griechen, III, ii, 4a ed., Lipsia 1903, p. 783.