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DELIYANNIS, Teodoro

di Manfredi Gravina - Enciclopedia Italiana (1931)
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DELIYANNIS, Teodoro (Δηλιγιάννης o Δεληγιάννης, Θεόδωρος)

Manfredi Gravina

Uomo di stato greco, nato a Lankadia (Gortina) il 15 gennaio 1820, morto ad Atene il 13 giugno 1905. Rappresentò il suo paese a Parigi al tempo dell'insurrezione di Candia (1867). Successivamente ministro degli Affari esteri, dell'Istruzione, dell'Interno in varî gabinetti ellenici, il D. acquistò reputazione internazionale per l'abilità e la fermezza con cui seppe sostenere al Congresso di Berlino (1878) i diritti della Grecia su Candia e sulle provincie continentali limitrofe al regno. Nel 1884 egli ebbe incarico di comporre un ministero col programma di ridurre imposte e spese; ma l'energica pretesa che fossero adempite le promesse fatte a Berlino, specialmente nei riguardi dell'Epiro, alle quali invece contrappose la minaccia di muovere guerra alla Turchia, provocarono una dimostrazione navale delle grandi potenze al Pireo e obbligarono il D. a dimettersi. Tornato al governo nel 1890, toccò a lui la responsabilità delle disastrose disfatte dell'esercito ellenico in Tessaglia (1897), le quali l'obbligarono a ritirarsi ancora una volta dal governo. Egli riuscì poi a rovesciare nell'autunno dello stesso anno il nuovo gabinetto Rallis, ma solamente nel 1922 poté costituirne uno proprio. Fu di nuovo presidente del Consiglio e ministro dell'Interno nel 1905, allorché cadde vittima d'un attentato.

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