TEODORA imperatrice d'Oriente
Moglie di Teofilo, il suo nome è legato principalmente alla definitiva restaurazione del culto delle immagini. Alla morte di Teofilo essa assunse la reggenza dello stato per il figlio minorenne Michele III. Al marito morente aveva promesso di continuare la sua politica iconoclastica; ma, nell'843, cedendo alle sue convinzioni e ai consigli dei suoi ministri, fece da un concilio deporre il patriarca Giovanni, assertore dell'iconoclastia, e proclamare la santità del culto delle immagini, che fu solennemente restaurato il 19 febbraio dello stesso anno. Per questo sua atto, come anche per l'impulso che ella diede all'evangelizzazione dei Cazari, dei Moravi e dei Bulgari, T. fu canonizzata dalla chiesa ortodossa. Malgrado i meriti acquistatisi per la sua politica religiosa e per la sua oculata amministrazione finanziaria, T. ebbe oppositori a corte. A lei si rimproverava sopra tutto il soverchio potere accordato al suo ministro Teoctisto. Per abbattere Teoctisto, Bardas, fratello di T., riuscì a guadagnare a sé il giovane principe Michele III il quale, nell'856, aizzato da Bardas, destituì Teoctisto dalle sue funzioni. Teodora venne in difesa del suo ministro, ma il suo intervento non fece che esasperare il giovane principe. Teoctisto fu ucciso, i suoi collaboratori destituiti e T. privata del potere. Due anni dopo, avendo tentato di riprendere il governo, fu chiusa in un monastero.
Bibl.: Ch. Diehl, La bienheureuse Théodora, in Figures byzantines, I, Parigi 1921, p. 133 segg.