Scrittore polacco (Berlino 1908 - Varsavia 1988). Ai suoi continui viaggi e soggiorni in varie parti del mondo si può forse ricondurre la visione aperta della storia, o piuttosto del "labirinto della storia", che rappresenta il nucleo tematico dei suoi numerosi romanzi. Il ciclo antico (la trilogia Twarz księżyca "La faccia della luna", 1961 e 1967; ma anche Słowo i ciało "Il Verbo e la carne", 1959; Śmierć Aecjuzsza "La morte di Aezio", 1966) s'intreccia così con un ciclo moderno e prevalentemente polacco (le sei parti di Nowa baśń "La nuova leggenda", 1962-70; Tylko Beatrycze "Solo Beatrice", 1962; Muza dalekich podróży "La musa dei viaggi lontani", 1970), nella ricerca di nessi logici e psicologici che da varie zone e momenti della storia umana conducano alla nostra contemporaneità.