TEODOLFO di Orléans
D'origine probabilmente italiana, fu chiamato in Francia da Carlomagno per collaborare alla rinascita degli studî. Ben presto T. fu eletto dall'imperatore abate di Fleury, e forse nel 786, arcivescovo di Orléans. Fondatore d'un gran numero di scuole, poeta latino elegantissimo e fra i primi dell'epoca, teologo, predicatore, apologista, egli deve essere considerato quale uno dei promotori più zelanti della rinascenza carolingia. Morto Carlomagno, T. godé del favore del suo successore soltanto per breve tempo. Sospettato di aver incoraggiato il movimento di Bernardo, re d'Italia, venne destituito da tutti gli uffici e da tutte le cariche, e fatto prigioniero. Venne, infine, prosciolto dall'accusa. Morì ad Angers il 28 settembre dell'821.
T., oltre a varî Carmina, ci ha lasciato un libro di capitolari scritto per il suo clero, un trattato sulle cerimonie, un De ordine Baptismi, un De vitiis capitalibus, uno Speculum locorum biblicorum (già attribuito a S. Agostino; cfr. Migne, Patrol. Lat., XXXIV, col. 887 seg.), una Expositio symboli athanasiani, un De Spiritu Sancto, in cui egli prese parte, per mandato di Carlomagno, alle dispute teologiche del tempo circa la processione dello Spirito Santo.
Bibl.: Cuissard, Th., sa vie et ses oeuvre, in Mém. de la Soc. arch. et hist. de l'Orléanais, 1892; M. Manitius, Geschichte der latein. Liter. des Mittelalters, I, Monaco 1911, pp. 537-43.