tensione
Lavoro occorrente a muovere una carica unitaria tra due punti di un arco in cui insiste un differenziale di potenziale, misurato in volt (V). Formalmente, si ha una differenza di potenziale di 1 V se una forza elettrica compie un lavoro di 1 joule nel trasferire tra due punti nello spazio una carica di 1 coulomb. Nel caso della corrente alternata, si è soliti ripartire la t. fra bassissima (<50 V), bassa (50-1000 V), media (1000-30.000 V) e alta (>30.000 V), mentre la nozione di altissima t. non è univoca.
Nei sistemi elettrici, la t. rileva principalmente per i servizi di trasporto e di distribuzione. Nel trasporto a lunga distanza dall’impianto di generazione alla rete di distribuzione locale, l’elettricità transita su elettrodotti con t. mantenute elevate per comprimere le ineliminabili perdite di energia. Di contro, in prossimità del luogo di prelievo, la t. di distribuzione viene ridotta a livelli che dipendono dalla tipologia di fornitura alle utenze. In Italia, la Terna (➔), società quotata in borsa, controllata per circa il 30% dalla Cassa Depositi e Prestiti (➔), è il soggetto responsabile della trasmissione e del dispacciamento dell’energia elettrica sulla Rete elettrica di Trasmissione Nazionale (RTN). Le reti locali di distribuzione sono invece gestite da operatori diversi, il principale dei quali è la ENEL Distribuzione S.p.a. ● La stabilità della t. elettrica è fattore decisivo per la qualità e l’affidabilità della trasmissione e distribuzione, con rilevanti ripercussioni sulle attività manifatturiere e la fornitura dei servizi collettivi. Essa viene pertanto vigilata dai soggetti preposti alla regolazione settoriale. ● Fin dalla sua istituzione, il regolatore energetico italiano, l’Autorità per l’energia elettrica e il gas (➔), ha attuato schemi di regolazione incentivante volti a promuovere la qualità dei servizi elettrici, basati sulla definizione di livelli tendenziali di qualità e formule di rimborso automatico agli utenti a fronte del loro mancato rispetto. I livelli di qualità concernono profili sia contrattuali (tempestività di ripristino) sia tecnici (continuità e sicurezza). Obiettivo del regolatore è accrescere la tutela dei clienti finali eccessivamente disalimentati, attraverso la graduale estensione alle interruzioni brevi degli standard di continuità previsti per i clienti in media t., favorendo anche la diffusione di nuove formule contrattuali.