TENSA (tensa o thensa)
Era, nell'antica Roma, uno speciale carro, usato nelle grandi cerimonie, su cui si trasportavano solennemente gli attributi (exuviae) degli dei. Faceva ordinariamente parte della grande processione (pompa) che compiva il giro del circo in occasione di solenni ludi. Le tensae erano tirate da animali, in genere da cavalli, o da giovanetti che avessero ancora vivi i genitori. Se durante la pompa uno dei cavalli cadesse o uno dei conducenti avesse toccato le briglie con la sinistra, si doveva ricominciare lo sfilamento. La forma della tensa si può con approssimazione desumere dalle figurazioni di molte monete dell'età repubblicana e imperiale. Ciascun carro doveva recare le exuviae di una sola divinità. È anche una tensa il carro che si vede raffigurato nei rovesci di alcune monete imperiali, tirato da quattro elefanti. Doveva servire al trasporto delle immagini degli imperatori e dei membri della famiglia imperiale divinizzati o particolarmente onorati. Col tempo la voce tensa assunse un senso più largo per designare vagamente un qualsiasi carro di lusso.
Bibl.: I. Ginzrot, Die Wagen und Fahrwerke der Griechen und Römer, I, Monaco 1817, p. 465-470; J. Marquardt, Römische Staatsverwaltung, III, 2a ed., Lipsia 1885, p. 509 (Le culte chez les Romains, trad. fr. II, 1890, p. 280 segg.); F. Stählin, in Römische Mittheilungen, XXI (1906), p. 377 segg.; V. Chapot, in Daremberg e Saglio, Dictionnaire des antiquités grecques et romaines, V, p. 115 segg.; C. Koch, in Pauly-Wissowa, Real-Encycl., V A, col. 533 segg.