tenia
Verme parassita dell’intestino dell’uomo e di altri vertebrati, appartenente alla classe Cestodi, chiamato nel linguaggio comune verme solitario. Le t. hanno l’estremità anteriore (scolice) fornita di un rostro ben sviluppato, armato di uncini e ventose per aderire alle pareti del tubo digerente dell’ospite, e il corpo (strobilo) appiattito e suddiviso in segmenti (proglottidi), in un numero che va da 3 (nell’echinococco) fino a oltre 3.000 (botriocefalo). La lunghezza delle t. quindi può variare da circa 1mm a una decina di metri. Il ciclo di sviluppo delle t. si svolge attraverso più stadi larvali e in genere in due ospiti diversi. Le t. che parassitano l’uomo appartengono ai generi Taenia, Echinococcus (➔ echinococco) e Diphyllobotrium (➔ botriocefalosi).
Patologia umana da tenia. Taenia solium e Taenia saginata sono i più frequenti parassiti dell’uomo. La prima ha come ospite intermedio il maiale (la forma cistica è nota col nome di Cysticercus cellulosae), di cui infesta i muscoli (in prevalenza quelli del collo, gli pterigoidei e la lingua) e vari visceri; la seconda i bovini (Cysticercus bovis), prediligendo il connettivo adiposo intermuscolare e spesso anche il cuore. Le due specie si localizzano nell’intestino tenue dell’uomo: Taenia solium prevalentemente nel tratto anteriore. Le due specie differiscono: per la forma dell’estremità anteriore (scolice), globoso e armato di un rostello e invaginabile nella prima, quadrangolare e inerme nella seconda; per la lunghezza della parte segmentata (strobilo), fino a 8 m in Taenia solium, 4÷10 m in Taenia saginata; per il numero di diverticoli dell’utero nelle proglottidi gravide di uova, 5÷10, e di aspetto dendritico nella solium, più numerosi nella saginata, che ha inoltre pori genitali disposti irregolarmente, mentre nella solium si alternano regolarmente nelle successive proglottidi. Allo stadio larvale due t. del cane possono essere ospitate dall’uomo: eccezionalmente Taenia multiceps (cenuro), più frequentemente Echinococcus granulosus, che produce nell’uomo la nota malattia detta echinococcosi (➔).