tempra
Usato cinque volte da D., tre volte in rima. Vale " fusione di suoni ", con riferimento alle voci degli angeli che cantano insieme, in Pg XXX 94 ma poi che 'ntesi ne le dolci tempre / lor compartire a me, par che se detto / avesser: ‛ Donna, perché sì lo stempre? ', e in Pd X 146 così vid'ïo la gloriosa rota / muoversi e render voce a voce in tempra / e in dolcezza ch'esser non pò nota. Nel significato estensivo di " accordo ", " struttura composita coordinata all'armonia di un tutto ", riferito a strumento musicale, in Pd XIV 118 E come giga e arpa, in tempra tesa / di molte corde, fa dolce tintinno / a tal da cui la nota non è intesa (dove è da notare l'aggettivo tesa, da alcuni commentatori, sulla scorta del Serravalle, riferito a giga e arpa, che indica il grado di tensione delle corde atto a produrre un accordo armonioso); assume il valore specifico di " meccanismo " in Pd XXIV 13 E come cerchi in tempra d'orïuoli / si girali sì, che 'l primo a chi pon mente / quïeto pare, e l'ultimo che voli.
Come " taglio ", " affilatura data alla penna (d'oca) per poter scrivere " in If XXIV 6 In quella parte del giovanetto anno / ... quando la brina in su la terra assempra [imita] / l'imagine di sua sorella bianca [la neve], / ma poco dura a la sua penna tempra (la brina si dissolve in breve tempo, così come subito si spunta la penna dello scrittore); forma rima equivoca con tempra (v. 2) da temprare. Diversamente, il Pézard, ritenendo l'immagine poco felice (" Comparer la neige, qui efface les contours, à une piume constamment aiguë, et baignée... d'encre noire! "), propone d'intendere il vocabolo nell'accezione di " tempera ", tipo di colore ad acqua usato nell'omonima tecnica pittorica, attribuendo inoltre a penna il significato di " pennello ", in quanto " pour y effiler... le blanc lisère de la neige sur les branches, il fallait des pinceaux aussi subtils que la plume dont sortait le délié des initiales, fleuries d'arabesques ". La proposta appare poco accettabile.
Bibl. - R. Valensise, Dante e il metallo del suono, Perugia 1909, 118 ss. (recens. di E. B[Envenuti] in " Bull. " XXI [1914] 158-159); A, Pézard, Le Soleil sous le Versau, in " Bull. Société d'Études Dant. du C.U.M " VI (1957) 7; L. Spitzer, Classical and Christian Ides: of World Harmony, Baltimora 1963 (traduz. ital. L'armonia del mondo, Bologna 1967, 123 ss.).