temporary shop
loc. s.le m. inv. Negozio allestito per un periodo di tempo determinato, per la promozione di alcuni prodotti.
• Non sarà necessario che a ogni appuntamento ci siano tutti i dirigenti delle quattordici imprese perché ciascuno sarà l’ambasciatore anche degli altri. Si tratta di un pacchetto di lusso, tecnologia, design capace di rappresentare un Made in Italy tutto torinese. La finalità è anche quella di trovare strategie di valorizzare dei brand o la creazione di corner e temporary shop comuni. (Marina Cassi, Stampa, 28 settembre 2011, p. 69, Cronaca di Torino) • Non sono soltanto io, l’ultimo dei patrioti, a notare il pacchiano e lo sciocco di questa anglofonia. Anche Camilla [Baresani] (la chiamo semplicemente Camilla come un tempo veniva chiamata semplicemente Camilla un’altra spietata critica dei costumi, Camilla Cederna) l’ha notata e nelle pagine del suo libro ha nascosto un prezioso dizionarietto di parole da cui fuggire: «abiti vintage» («ossia usati»), «celebration» («mesti raduni di foodblogger e giornalisti di testate sconosciute inviate in abbonamento gratuito»), «temporary shop» («negozi che non avevano funzionato e che ora il proprietario cercava di affittare per svendite di merci inutili ed eventini da nulla»)… (Camillo Langone, Giornale, 17 settembre 2015, p. 24, Album) • Fra le novità in arrivo, è previsto un temporary shop per chi vuole portarsi avanti con i regali di Natale, tutti i sabato pomeriggio di novembre. (Lucia Compagnino, Secolo XIX, 25 ottobre 2017, p. 27, Genova sottocasa).
- Espressione inglese composta dall’agg. temporary ‘temporaneo, provvisorio’ e dal s. shop ‘negozio’.
- Già attestato nella Stampa del 2 ottobre 2007, p. 23, Cronache Italiane (Roselina Salemi).
> popup store, temporary store.