TEMPO
. Musica. - Questo termine è usato, in musica, in varie accezioni, più o meno proprie. Di queste, una - tra le più arbitrarie ma anche tra le più diffuse - è d'ordine ritmico: Tempo (invece di Ritmo, che sarebbe locuzione esatta) ternario, binario, ecc.; un'altra - presso a poco analogamente orientata - si riferisce alla misura: Tempo (invece di Misura o Battuta) in 2/4, in 12/8, ecc.; una terza, al movimento: Tempo allegro, andantino, ecc., ed è accezione veramente propria. A questa si ricollegano alcune didascalie spesso praticate, tra le quali: Tempo rubato (v. rubato, tempo), A tempo, o Tempo 1°, apposte, le ultime due didascalie, al punto in cui il movimento deve, dopo una qualsiasi variante (accelerando, ritardando, poco più adagio, ecc.), riprendere il passo iniziale. Tempo è detto finalmente, in accezione anch'essa rigorosa, ognuno dei due, tre, quattro o più pezzi costitutivi d'una composizione strumentale dei tipi Sonata, Suite, Sinfonia, Quartetto, ecc.; pezzi che vengono quindi distinti come: Primo tempo, Secondo, e così via.