TEMBETA
. Ornamento labiale di forma cilindrica allungata che s'introduce nel labbro inferiore; termina a un'estremità con una verghetta trasversale o con una specie di bottone che ne impedisce l'uscita dal labbro. Fabbricato di materia varia (legno, lunghi filamenti di resina trasparente e perfino pietra verde), può raggiungere anche una lunghezza di 25 cm. È in uso in poche tribù dell'America Meridionale, specialmente fra i Brasiliani, presso i Tupi orientali, dov'è di legno o di pietra verde; tra i Cainguá è più comunemente di resina, tra i Carajá di legno, di quarzo, di alabastro o di cristallo di monte, e, anziché avere una forma cilindrica, ha più spesso forma lamellare; fra i Cita è ornato sul davanti con turchesi; era, altre volte, usato anche nel medio Chile.
Erroneamente si adopera il nome di tembeta per altri ornamenti labiali e in special modo per quelli usati da altre tribù dell'America Meridionale, dove sono in uso, generalmente, non già sotto forma di verghette, ma piuttosto di bottoni (detti con parola portoghese botoq), donde il nome dei Botocudos del Brasile che specialmente adoperano questo ornamento, fabbricato modernamente di stagno o di legno e incrostato di turchesi o anche di semplici conterie; il botoq era noto anche presso gli antichi Aztechi, fra i quali i personaggi altolocati ne usavano dei ricchissimi lavorati in oro, mentre le classi inferiori li fabbricavano con l'ossidiana; il botoq è usato, insieme con la tembeta, anche dai Ciriguani, e si può, in parte, riconnettere con i dischi di legno, introdotti nel labbro superiore e inferiore dalle donne di alcune tribù dell'alto Nilo.